Tra le recriminazioni portate in Procura a Bergamo dai familiari delle persone decedute col coronavirus c’e’ quella di non avere istituita la ‘zona rossa’ nel Bergamasco. “Il senso dell’iniziativa e’ quello di cercare la verita’ – spiega il presidente del Comitato, Luca Fusco, commercialista che ha perso il padre – su quello che e’ accaduto in Lombardia e non solo in Lombardia per poter identificare i responsabili e avere giustizia”.
In questa prospettiva, secondo Fusco “ci sono precise responsabilita’ politiche. La prima e’ quella di non aver chiuso la Valseriana quando doveva essere chiusa, cioe’ il 23 febbraio, lasciano trascorrere quindici ‘criminali’ giorni fino all’8 marzo quando la Regione Lombardia e’ diventata zona arancione. Per quindici giorni noi bergamaschi abbiamo viaggiato, lavorato, bevuto il caffe’, fatto gli aperitivi e, a quel punto, il virus ha circolato senza problemi. Sono anche convinto che se ci fosse stata la chiusura tempestiva della zona rossa nella provincia di Bergamo forse non avremmo dovuto chiudere tutta la Lombardia. E probabilmente avremmo evitato il lockdown italiano”.
Nonostante un pesante 3-0 subito al Maradona contro un Napoli lanciatissimo nella corsa scudetto, Roberto… Leggi tutto
Stefano Tacconi torna a Napoli, e lo fa per un gesto dal forte valore simbolico:… Leggi tutto
Dopo il netto 3-0 contro l’Empoli, Antonio Conte si gode la vittoria del suo Napoli… Leggi tutto
Dopo il convincente 3-0 rifilato all’Empoli, Matteo Politano ha espresso tutta la fiducia e la… Leggi tutto
Scott McTominay si gode la serata perfetta al “Maradona”, con la doppietta che ha affondato… Leggi tutto
Il duello a distanza tra Napoli e Inter continua senza tregua: gli azzurri di Antonio… Leggi tutto