“Coronavirus, oggi respiriamo un pò, ma attenzione ai contagi”. A dirlo è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo all’avvio del cantiere della Città della medicina a Baronissi, nel Salernitano, dopo due giorni nei quali, in regione, non si registrano nuovi positivi al Covid-19.
Il ‘governatore’ sottolinea che negli ultimi mesi, ha avuto “un assillo, quello delle dieci di sera, quando mi comunicavano i dati dei nuovi contagi. E’ stata un’altalena continua. Poi, di volta in volta, veniva fuori qualche focolaio. E’ stata una guerra”. “La Campania ha dimostrato di essere, nella gestione della crisi, la prima regione d’Italia”, ribadisce, ma “dobbiamo aspettarci, nei prossimi giorni, qualche altro positivo”, sperando che “la decisione presa dal Governo di rendere possibile la mobilita’ fra tutte le regioni non produca problemi seri per la Campania”. “Ieri – ricorda – in Lombardia abbiamo avuto altri 400 positivi” e “faremo di tutto per avere controlli preventivi, ma e’ chiaro che stiamo correndo dei rischi”. “Da oggi in poi – chiarisce – dipenderà da quello che farà ogni cittadino. Non basteranno le ordinanze, non potremo chiedere alle forze dell’ordine di fare la guardia a tutto. Dovremo far leva sul nostro senso di responsabilità anche per dare continuità alle attività produttive”.
“La sanità campana deve essere la più sicura d’Italia e questo deve essere”, ripete De Luca spiegando che, “ogni settimana, faremo tamponi, test rapidi al personale medico-infermieristico in modo che chi va nei nostri ospedali possa essere tranquillo”. Uno screening sarà effettuato anche sul personale scolastico. “Cominceremo dai 60mila docenti – spiega – che fanno parte delle commissioni d’esame. Si faranno gli esami da qui ad una settimana, dieci giorni. Faremo i test rapidi su tutti i docenti”. “Da fine agosto a inizio settembre, faremo i test rapidi a tutti i docenti, i bidelli, il personale per fare in modo che le famiglie siano tranquille quando i ragazzi andranno nelle aule scolastiche. Non sarà una cosa banale l’apertura dell’anno scolastico quest’anno, sarà una cosa maledettamente complicata. Avremmo dovuto anticipare alcune decisioni che, purtroppo, non sono state anticipate”, aggiunge. Il presidente della Campania invita tutti a vaccinarsi per l’influenza stagionale nel prossimo autunno: “Dobbiamo vaccinare il 100%, dai bambini agli anziani, perché l’influenza ha la stessa sintomatologia del Covid e quando avremo malati per influenza sarà difficile capire se e’ influenza o e’ l’infezione Covid. Quindi e’ bene vaccinarsi tutti per tempo, altrimenti avremo a settembre, ottobre ospedali inondati di presenze di pazienti e faremo fatica a reggere”. La Città della medicina sarà un incubatore di spin off, di startup e di imprese che, in raccordo con il polo universitario unico per ora del Centro-Sud Italia. “E’ un simbolo di una nuova Italia, di una nuova Campania che vogliamo costruire”, evidenzia De Luca. I lavori sono finanziati dalla Regione Campania per 8 milioni e 400mila euro. La consegna e’ prevista per dicembre dell’anno prossimo, ma De Luca auspica anche per settembre 2021. Nei circa 225mila metri quadrati, sara’ realizzata un’arteria stradale di oltre due chilometri a doppio senso di circolazione, una pista ciclabile, una bretella di accesso diretto all’area sportiva del campus universitario di Baronissi e due aree parcheggio per oltre 300 auto. Il polo vuole essere un attrattore per l’insediamento di nuove aziende biomedicali, a disposizione di imprenditori privati che vorranno investire nell’area. Il progetto “raccoglie una vecchia idea di una città dei giovani che e’ circolata qui per anni, legata molto alla realtà dell’università di Salerno. Adesso, si amplia quell’idea e si crea un polo tecnologico per l’industria avanzata, per l’industria biomedicale collegata sempre alla facoltà di Medicina”, spiega De Luca. “C’è una nuova viabilità dedicata per raggiungere l’università, un collegamento diretto con la metropolitana e con la ferrovia, c’è un intervento importante di bonifica ambientale con realizzazione di reti fognarie, ciclo delle acque”, illustra il ‘governatore’ sottolineando che “è un progetto che guarda al futuro, nuove tecnologie, industria avanzata, formazione, ricerca, ambiente”. Per lui ‘industria biomedicale “è uno dei settori nei quali credo che convenga investire, non solo perché é uno dei temi del futuro, ma anche perché dobbiamo cominciare a pensare ad un nuovo destino produttivo per i nostri territori”.
Articolo pubblicato il giorno 6 Giugno 2020 - 16:12