Completato il Cavalcavia di Pompei Scavi. Cominciano le prove per l’ area pedonale più grande della Campania.
A Pompei in questi giorni partiranno i preparativi per la inaugurazione del Cavalcavia di Via Masseria Curato. Il fatto in sé non dice molto alle orecchie del lettore perché la vecchia strada non ha mai contato molto nella toponomastica e nella vita della Città nuova; salvo il momento in cui alcuni anni fa la vecchia Masseria fu al centro di polemiche per alcuni lavori abusivi che vi si stavano eseguendo. In verità nemmeno il cavalcavia appare significativo a prima vista. Sicuramente troppo angusta la sua carreggiata, sicuramente insufficiente per costituire una circumvallazione del Miglio d’oro degli Scavi Pompeiani. Miglio d’oro. Così ci piace denominare la via Plinio del tratto pompeiano, da Croce di Paselle, a Piazza Porta Marina, all’innesto nella Via Roma, fino in centro Città e fino al Campanile del Santuario Mariano.
La stessa via, nel tratto torrese dopo Croce di Paselle, si chiama infatti anch’essa Via Plinio, in onore di Plinio il Vecchio, la vittima più illustre della eruzione vesuviana del 79 d. C. detta appunto poi Eruzione Pliniana. Ma presto questo tratto presto sarà una estensione del Miglio d’oro pompeiano – almeno così sperano i Torresi – per il traino economico che sarà innescato dal megacentro commerciale Maximall Pompeii. Noi ci auspichiamo che sia davvero così, anche se nutriamo qualche dubbio. Ma in tempi di crisi economica da Corona Virus è lecito – e soprattutto confortante – sperare nel meglio. Atre cose positive bollono nella pentola del Comune di Pompei, ora affidato al Commissario Prefettizio Santi Giuffré, che sa di poter contare sul giovane ed efficiente suo braccio destro tecnico, l’Architetto Gianfranco Marino che dirige il Settore lavori Pubblici. Quali iniziative? si domanderà a questo punto il Lettore.
Ebbene, si tratta del Progetto di riqualificazione della Stazione di Villa dei Misteri che si innesta nel più vasto Progetto di riqualificazione di Via Plinio, compresa la realizzazione del mini Hub, cioè il Progetto di riqualificazione della Stazioncina Borbonica che tornerà al proprio antico ruolo di Stazione Ferroviaria degli Scavi di Pompei. Le tante polemiche precipitate sull’Hub come originariamente previsto – cioè un vero Hub turistico – hanno nociuto al progetto al finanziamento relativo. Qualche idiota sarà contento. Ma va così.
Intanto però è stato fatto salvo il principio di realizzare comunque una nuova Stazione, riabilitando una antica e storica fermata della tratta ferroviaria borbonica Napoli-Portici, poi diventata Napoli-Salerno e poi ancora Napoli-Reggio Calabria. Anche il comprensorio vesuviano potrà ovviamente godere del vantaggio di poter andare a Roma, e viceversa, senza necessariamente raggiungere prima la Stazione di Napoli Centrale.
Dalla sistemazione di Via Plinio partirà il progetto ambizioso della pedonalizzazione del Centro Città di Pompei, attraverso la realizzazione di un nuovo cavalcaferrovia a valle del capannone industriale ex GS, oggi Carrefour, presto Conad. E’ chiaro che questo secondo cavalcavia è il risultato delle presa d’atto delle errata previsione dimensionale del primo cavalcavia. Ma a caval donato non si guarda in bocca, visto che i finanziamenti pubblici previsti non peseranno sul Comune di Pompei ma sui fondi nazionali ed europei di Ministero Trasporti e Ministero beni Culturali e delle aziende e società collegate nella Buffer Zone del Piano di Gestione Unesco. Il lettore ci perdonerà qualche imprecisione di cronaca, ma su questi interventi noi torneremo certamente.
Intanto Pompei si dovrà abituare alla idea di ottenere l’area pedonalizzata più vasta della Campania, considerato il fatto che essa da Via Villa dei Misteri arriverà fino al primo tratto della via Lepanto per circa due chilometri lineari. Intanto il Progetto EAV con i sottopassi previsti libererà dalla morsa del traffico quotidiano l’intera via Lepanto. I lavori del Progetto EAV cominceranno presto – prima di quanto si possa pensare – perché i saggi archeologici finora eseguiti con carotaggi nel sottosuolo sono stati favorevoli e l’intero Progetto EAV ha ottenuto anche la Validazione a norma di Legge. Queste sono notizie che faranno star male qualche altro idiota. Ma starà meglio la Città di Pompei. E scusate se è poco.
Federico L. I. Federico
Articolo pubblicato il giorno 6 Giugno 2020 - 08:48