Rimane ai domiciliari per l’inchiesta Olimpo e per l’inchiesta sui rapporti con i Casalesi per la distribuzione del latte tra Napoli e Caserta ma oggi il tribunale del Riesame di Napoli ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare sempre agli arresti domiciliari emessa il 14 maggio scorso nei confronti di Adolfo Greco.
Stessa sorte per la moglie Angelina Rega e per il commissario straordinario pro tempore del comune di Castellammare di Stabia Maurizio Biondi. La prima aveva l’obbligo di firma mentre il secondo era ai domiciliari e tornano liberi. La decisione è della Dodicesima sezione del riesame su richiesta degli avvocati Giuseppe Maiello, Stefano Montone e Ettore Stravino per i coniugi Greco e dell’avvocato Nicola Monda per Maurizio Biondi. Nell’inchiesta per la realizzazione di alcune centinaia di case nell’ex area Cirio di Castellammare sono indagati anche i parlamentari Antonio Pentangelo e Luigi Cesaro di Forza Italia e il consigliere regionale e capogruppo del Pd, Mario Casillo. Finiti nei guai anche Antonio Elefante; Vincenzo Campitiello; Marcelo Ciofalo; Vincenzo Colavecchia. Tutti accusati, a vario titolo, di corruzione, traffico di influenze e abuso d’ufficio. Si salvano quindi i deputati Pentangelo e Cesaro la cui Camera di appartenenza, essendo l’uno deputato e l’altro senatore, si sarebbero dovute esprimere sull’autorizzazione a procedere sulla misura cautelare. Reali esigenze cautelari ed utilizzabilità delle intercettazioni questi i due punti sui quali si è concentrata la difesa sui quali hanno puntato gli avvocati Maiello, Montone, Stravino, Ferraro, Cortese e Monda. Secondo il tribunale delle libertà non ci sarebbero le esigenze per le misure cautelari che sono state dunque revocate. Da leggere invece le motivazioni in ordine all’utilizzabilità delle tante intercettazioni poste a corredo di tutta l’attività investigativa. emidav