Foto di repertorio
Lo scrivono i sindacati in una nota, spiegando che “le ultime comunicazioni aziendali non solo non indicano un ripensamento sulla sciagurata decisione di chiudere lo stabilimento di Napoli, ma fanno temere possibili ulteriori azioni di ristrutturazione a causa della caduta di mercato determinata dalla emergenza Covid-19”. Fim, Fiom, Uilm ribadiscono che non accetteranno percorsi di ammortizzatori sociali che discriminino fra stabilimenti, poiche’ resta fermo l’obiettivo prioritario di scongiurare la chiusura di Napoli e di evitare il rischio di esuberi in tutta Italia. Anzi la richiesta sindacale sara’ di subordinare qualsiasi eventuale aiuto di Stato al mantenimento di tutti i siti, alla tutela dell’occupazione e al rispetto dell’accordo del 2018 anche relativamente agli investimenti. “Riteniamo giusto – dicono le sigle – penalizzare fortemente la multinazionale, se persistera’ nel proposito di delocalizzare la produzione di Napoli e le funzioni impiegatizie, in violazione degli accordi sottoscritti con sindacato e istituzioni a ottobre 2018”. Se il ministero dello Sviluppo economico continuera’ a non convocare il tavolo Whirlpool, verranno proclamate le mobilitazioni necessarie.
Magliano Sabina– Un incidente stradale si è verificato questa mattina sull'autostrada A1, nel tratto compreso… Leggi tutto
Napoli – Il Tribunale di Napoli, Collegio B, presieduto dal giudice Amalia Primavera, ha emesso… Leggi tutto
L'affermazione del capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano, resa ieri sera durante l'assemblea pubblica dedicata… Leggi tutto
Il governo italiano ha nominato il generale Giuseppe Vadalà come commissario unico per la Terra… Leggi tutto
Napoli – Si è tenuta oggi, presso il Palazzo di Governo, una riunione operativa presieduta… Leggi tutto
Dalla fine della guerra al boom economico, il nuovo film tv "Champagne - Peppino di… Leggi tutto