Un colpo calibro 9 esploso dalla sua pistola di ordinanza mentre si trovava a bordo della sua auto. Un colpo diritto alla tempia, impugnando la pistola con la mano destra. Il proiettile ha trapassato il cranio infrangendo in mille pezzi il finestrino dell’auto. Così è stato ritrovato il giovane vigile urbano, appena trentenne riverso in una pozza di sangue nella sua auto parcheggiata a Portici, in via Siani, nei pressi del cimitero.
Il Vigile era residente a Ercolano e prestava servizio a San Giorgio a Cremano. Poco prima del folle gesto ha comunicato che non si sarebbe recato a lavoro, ha effettuato una chiamata con il suo cellulare e inviato dei messaggi. Le indagini partono appunto dal controllo del suo cellulare per ricostruire gli ultimi attimi di vita dell’agente di polizia e dare una spiegazione alla dinamica che hanno condotto al suo folle gesto. Sulla vicenda indagano i carabinieri.
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Giorgio Kontovas
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