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Traffico illecito di rifiuti speciali, tra gli arrestati anche un imprenditore del Casertano

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Vitulazio. L’attività è coordinata dalla Dda del Tribunale di Venezia, ed è finalizzata a smantellare un presunto gruppo criminale dedito, secondo le indagini, ad attività organizzate per il traffico illecito di ingenti quantitativi di rifiuti speciali.

Nove persone sono state poste agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, due all’obbligo di dimora, e beni per oltre un milione di euro sono stati sequestrati in Veneto, Campania e Lombardia nell’operazione del Nucleo operativo ecologico di Treviso nei confronti di tre ditte, due di trattamento e una di trasporto rifiuti.
I carabinieri del NOE stanno eseguendo una ordinanza cautelare che coinvolge, a vario titolo numerose persone, in tutto il territorio nazionale. Fra gli arrestati anche un imprenditore di Vitulazio, attivo nel settore dei trasporti. Si tratta di Alfredo Massino, 54enne. L’uomo, dopo le formalità di rito è stato collocato agli arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
I militari hanno sequestrato in particolare 10 motrici e rimorchi utilizzati per il trasporto e lo stoccaggio dei rifiuti, per un valore complessivo di circa 500 mila euro, e denaro per oltre 700 mila euro delle ditte indagate, ritenuto profitto del reato di traffico illecito di rifiuti.
L’indagine è stata avviata nel febbraio 2019 ed ha avuto origine da un monitoraggio condotto a livello nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale sul fenomeno degli incendi di alcuni impianti formalmente autorizzati alla gestione dei rifiuti, e di diversi capannoni industriali dismessi. Da una segnalazione dei Carabinieri di Legnago (Verona) su alcuni movimenti sospetti di mezzi pesanti nei pressi di un capannone in disuso, l’attività si è inizialmente sviluppata sotto la direzione della Procura di Verona per poi passare per competenza alla Procura Distrettuale di Venezia.
Le aziende avrebbero agito con falsi codici dell’Elenco Europeo Rifiuti (Eer) nei formulari, gestendo illecitamente lo smaltimento di ingenti quantitativi di rifiuti speciali da Campania, Toscana e altre regioni del Nord Italia, senza le operazioni di trattamento/recupero e abbandonandoli in capannoni dismessi del Veneto e dell’Emilia-Romagna.

Sono stati accertati in tutto 25 trasporti illeciti, per lo smaltimento di circa 2.700 tonnellate di rifiuti, per lo più rifiuti speciali; le ditte coinvolte avrebbero accumulato un profitto illecito di oltre 700 mila euro. Al blitz conclusivo, oltre al Noe di Treviso con un velivolo del 3/o Nucleo Elicotteri CC di Bolzano, hanno preso parte militari dei Noe di Milano e Napoli e dei Comandi Provinciali dell’Arma di Verona, Padova, Vicenza, Mantova, Milano, Monza/Brianza, Napoli, Salerno e Caserta. Oltre agli arresti ed ai sequestri sono state compiute 25 perquisizioni, di cui sei a carico di altre ditte al momento non indagate.


Articolo pubblicato il giorno 5 Maggio 2020 - 21:57

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