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I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Sicignano degli Alburni nel Salernitano, nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, hanno notato in località “Serre” in agro del comune di Castelcivita, un’area di colore anomalo all’interno di una più ampia area rurale.
Nella zona sono stati accertati in altre circostanze reati ambientali e, pertanto, la pattuglia ha provveduto ad effettuare un sopralluogo dell’area in esame in quanto c’era il sospetto che il materiale rinvenuto potesse essere un qualche tipo di rifiuto.
All’atto del sopralluogo, condotto con l’ausilio di personale dell’Ufficio Tecnico del comune di Castelcivita, veniva accertato che l’area di colore scuro era un accumulo di liquami e reflui zootecnici, un “lagone” con annesso scivolo di riempimento, di dimensioni significative avente forma circolare con diametro di circa 15 metri ed altezza di circa 2 e quindi potenziale fonte di inquinamento del terreno e delle falde sottostanti.
Risaliti al proprietario dell’area i militari hanno chiesto l’esibizione dei titoli autorizzativi alla realizzazione dell’opera il quale, però, riferiva di esserne sprovvisto. Pertanto l’intera area occupata dal deposito di reflui, circa 1000 mq, è stata posta sotto sequestro e si è provveduto a deferire l’autore all’A.G. sia per la realizzazione di opere abusive (DPR 380/2001) che per smaltimento illecito di rifiuti (D.L.gs. 452/2006).
Articolo pubblicato il giorno 16 Maggio 2020 - 11:00