Le centraline fisse della rete di monitoraggio della qualità dell’aria non hanno rilevato aumenti significativi delle concentrazioni degli inquinanti atmosferici che vengono monitorati quotidianamente, tra cui polveri sottili, ossidi di azoto, monossido di carbonio, benzene. I dati al momento disponibili coprono tutto l’arco temporale compreso tra il momento dell’esplosione e la mattina odierna. Gli stessi parametri, fa sapere l’Arpac, verranno monitorati grazie a un laboratorio mobile entrato in funzione stamattina, collocato nei pressi dello stabilimento interessato dall’evento. Accanto al laboratorio mobile per il monitoraggio della qualità dell’aria è entrato in funzione stamattina anche un campionatore di alti volumi di aria per la ricerca delle diossine. I risultati di questi monitoraggi specifici, fa ancora sapere l’Arpac, verranno diffusi non appena disponibili.”Da una prima osservazione delle condizioni meteo e delle immagini dell’evento – si legge in una nota dell’agenzia regionale per la protezione ambientale in Campania – si rileva che l’incendio ha avuto una durata relativamente limitata, non superiore a 3 ore, ed è possibile ipotizzare che una parte rilevante degli inquinanti rilasciati dall’incendio si sia dispersa verso l’alto, a circa mille metri di quota, per poi essere trasportata a distanza”. Nel corso della giornata l’Agenzia pubblicherà un primo report con le condizioni meteo rilevate nelle ore immediatamente successive all’esplosione. Tutti i risultati delle attività effettuate in seguito all’incendio verranno comunicati alle autorità competenti e pubblicate sul sito istituzionale dell’Agenzia.
Nel frattempo è stata vietata la raccolta e la commercializzazione dei prodotti coltivati nei campi posizionati nel raggio di 1 km dallo stabilimento Adler Plastic. Lo stabilisce un’ordinanza del sindaco di Ottaviano, Luca Capasso.Nell’ordinanza si specifica che “la principale attività dello stabilimento consiste nella lavorazione di materiali plastici” e che “la ricaduta al suolo dei fumi provocati dall’incendio delle materie prime o lavorate potrebbero costituire agente inquinante sui prodotti delle coltivazioni agricole nei campi attigui e quindi essere considerati pericolo per la salute pubblica”. Il divieto “assoluto” di raccolta e commercializzazione dei prodotti derivanti dalla coltivazione in campi posizionati nel raggio di 1 km dallo stabilimento Adler Plastic, in via Mozzoni, è stato deciso “in attesa che siano effettuati, dai competenti uffici dell’Arpac, i necessari campionamenti chimici e biologici dei prodotti vegetali coltivati nei campi posti nelle vicinanze dell’azienda”.
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