“Proprio al Sud, a causa di un ondata di caldo intenso di matrice africana che durerà almeno fino a sabato – spiega Edoardo Ferrara, meteorologo di 3bmeteo.com – le temperature potranno raggiungere i 39 gradi, valore molto al di sopra della media stagionale, su palermitano, cosentino e foggiano”. Il picco, precisa Ferrara, sarà soprattutto tra giovedì e venerdì quando non si escludono record di caldo per il mese di maggio su Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia. Sono previste punte di oltre 34-35 gradi sulle zone interne. “Massime di oltre 30-32 gradi – aggiunge – non sono escluse anche tra Umbria e zone interne di Lazio e Abruzzo. Tra le città più calde, che potranno superare anche abbondantemente i 30 gradi, ci sono Palermo, Caltanissetta, Ragusa, Cosenza, Vibo Valentia, Potenza, Matera, Benevento, Caserta e Foggia. Anche Roma potrebbe raggiungere se non lievemente superare i 30 gradi, valore anche questo superiore alla media stagionale”. Nella capitale, come il tutto il Centro, l’effetto dell’anticiclone sarà più marginale, ed e’ anche possibile qualche acquazzone”. “Va comunque segnalato – sottolinea il meteorologo di 3bmeteo.com – che il clima sarà decisamente più mitigato lungo le coste, specie adriatiche e ioniche, grazie ai venti che proverranno da un mare ancora piuttosto freddo, eredita’ termica dell’Inverno. Faranno eccezione le coste tirreniche di Sicilia e Calabria, dove i venti di caduta di Scirocco potranno far impennare, temporaneamente e a livello locale, le temperature anche oltre i 34-35 gradi”.
Diversa la situazione delle regioni settentrionali, già alle prese con una perturbazione responsabile di rovesci e temporali sparsi e di un calo delle temperature, dove “si conferma – continua Ferrara – una settimana dinamica. Ad ogni modo fino al weekend il tempo si manterrà variabile con ulteriori spunti temporaleschi, anche di una certa intensità, comunque più frequenti a ridosso di Alpi, Prealpi e in generale sul Nordovest. Non mancheranno anche parantesi asciutte e soleggiate, soprattutto sul Nordest. Intanto un nuovo studio smentisce che le temperature, alte o basse che siano, possano avere un effetto nella diffusione del Coronavirus. Sono i ricercatori dell’Università di Toronto, a chiarirlo, in un lavoro pubblicato dal Canadian Medical Association Journal. E l’ipotesi del legame tra clima e virus è smentito da quanto sta accadendo nell’Amazzonia brasiliana, dove gli stati Amazonas e Amapù, con temperature particolarmente elevate, sono in testa alle statistiche di decessi e casi di contagio in Brasile, secondo i dati del ministero della Sanità.
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