La direzione generale risponde ad una missiva ricevuta da tutte le sigle sindacali: “Con restrizioni Covid sarebbe solo assenza dal servizio”.
Il Commissario: “Le ferie sono diritto irrinunciabile inalienabile e come tali nel momento in cui ognuno chiederà una certificazione delle ferie acquisita al 31 dicembre 2018, questa verrà rilasciata con tutte quelle accumulate”.
Si è svota ieri sera la riunione con tutti rappresentanti sindacali e con la direzione generale. Erano presenti la dottoressa Infante e il Commissario Mariano. Come prima cosa lui ha annunciato che le ferie acquisite al 31 dicembre 2018 non sono state annullate ma congelate e poste in un “cassetto virtuale” che dovrà essere riutilizzato. Ci hanno invitato a fare una serie di proposte tra cui anche quella risarcitoria. La Direzione ha affermato “le ferie sono un diritto irrinunciabile inalienabile e come tali nel momento in cui ognuno di voi chiederà una certificazione delle ferie acquisita al 31 dicembre 2018, questa verrà rilasciata con tutte quelle accumulate”.
Le ferie, continuano alcune membri del sindacato, non sono state godute anche perché ai dirigenti delle unità operative complesse spettava il compito organizzare il piano di recupero di quelle residue. Il commissario non ha escluso una ricaduta delle responsabilità su di loro. Sono venute fuori tutte le criticità di questi ultimi anni abbiamo insistito notevolmente sul fatto che nel momento in cui si chiedeva di chiudere alcuni servizi, ambulatori, accorpare reparti, tutto questo ci veniva rifiutato a discapito della possibilità di usufruire delle ferie oppure integrare i reparti con nuove assunzioni. Abbiamo messo in risalto tutte le criticità degli anni precedenti, ogni qualvolta ci veniva rifiutato di accorpare reparti oppure di ridurre o annullare gli ambulatori o addirittura di rinunciare ad alcuni servizi per permettere di usufruire delle ferie. Tutta questo naturalmente ha provocato l’accumulo di ferie su ferie….
Il Direttore generale Russo che non era ieri all’incontro riceve una missiva e risponde alle Organizzazioni sindacali: “ E’ necessario fornire una effettiva e genuina garanzia di tutela dell’integrità fisica, psicologica e di salute del lavoratore, che gli consenta certo di riposare, ma anche di svolgere e partecipare alla vita sociale e familiare”, sottolineano nella missiva le segreterie provinciali di Fp Cgil, Fp Cisl, Fp Uil, Nursing Up, Aaroi Emac, Anaao Assomed, Cimo, Fvm, Fials e Fesmed.
“In una situazione emergenziale come quella attuale, dove vige il cosiddetto distanziamento sociale, ci sono una serie di limitazioni alla mobilità personale, passibili di ulteriori restrizioni qualora dovesse peggiorare la situazione dei contagi – aggiungono i sindacati – Le ferie 2019 da trascinamento usufruite entro il limite temporale indicato dell’ormai vicinissimo 30 giugno 2020 si risolverebbero così in una mera assenza dal servizio. Esse resterebbero sottratte alla finalità di ristoro dell’integrità psico-fisica e psicologica del lavoratore”.
Gustavo Gentile
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