ÂÂNon ha giustifiche lâÂÂatteggiamento omertoso del Sindaco, e adesso anche di parte dei consiglieri comunali. Difatti, non è un caso che ci sia stato lâÂÂallontanamento di 4 consiglieri comunali della maggioranza, di cui lâÂÂintero gruppo consiliare âÂÂSarno in MovimentoâÂÂ, più un altro consigliere comunale. Inoltre, non è nemmeno un caso che lâÂÂassessore al bilancio, visto il tema, non solo non si presenta al consiglio ma non decide nemmeno di prendere posizione. E forse non è un caso che a relazionare, sulle vicende economiche del Cofaser, non sia lâÂÂassessore al bilancioâÂÂ. A parlare è Domenico Crescenzo, vicepresidente del consiglio comunaledi Sarno. âÂÂLâÂÂutilizzo e la gestione privatistica del Cofaser (Consorzio delle farmacie di Sarno e Marcato San Severino) â continua Crescenzo â non rendono giustizia alle tante discrasie contabili, e non, evidenziate in consiglio comunale, che partono dagli aspetti più basilari di gestione fino a quelli più importanti di salvaguardia e controllo. Se è vero come è vero quanto rappresentato nelle conferenze stampa dal sindaco, questâÂÂultimo non si può esimere, dopo aver gestito negli ultimi sei anni il Cofaser, da
invertire il senso di marcia e rinnovare lâÂÂintera governance del Cofaser. Pur volendo accordare al sindaco e alla sua amministrazione (solo quelli rimasti in aula) il beneficio del dubbio, se conoscessero o meno le tante presunte criticitàavanzate in consiglio comunale dal sottoscritto.
Oggi, dopo il consiglio comunale chiesto dallâÂÂopposizione che giunge in seconda convocazione, poiché disertato alla prima dalla stessa amministrazione, nessuno può nascondersi nel dire che non sapeva. Il sindaco e la sua scarna maggioranza rimasta in aula ha perso una buona occasione per tutelare il Cofaser. Non si comprende la reale ragione che ha portato la maggioranza, oltre a non accettare la nostra proposta, a rigettare lâÂÂunico nostro emendamento teso ad istituire la commissione speciale di controllo e garanzia previsto ai sensi dellâÂÂarticolo 61 dello Statuto del Comune di Sarno.
Allo stato di fatto, come del resto questa amministrazione ci ha abituato ormai da qualche anno a questa parte, oltre a non rispettare le regole, nemmeno un debito di circa 5 milioni di euro accumulato negli ultimi anni, li spinge a controllare e garantire il buon andamento della cosa pubblica. Il tempo è galantuomo e alla fine ci spiegheràa cosa veramente è interessata questa amministrazione.
In tal senso, il sindaco come è stato per la tematica dellâÂÂambiente, che si è misurato nel far diventare Sarno la pattumiera della Campania, qui si misura nella misura in cui deve ancora spiegare quale piano occupazionale pensava allorquando, a ridosso della sua campagna elettorale, mentre il Cofaser accumulava milioni di euro di debiti lui pensava ai 35 somministrati da inserire. Mi viene da dire come per lâÂÂambiente, trascurando i rifiuti, si è preoccupato dei voti degli imprenditori che producevano gli stessi; così per il Cofaser, invece di preoccuparsi delle sorti del livello occupazionale, si è preoccupato di chiedere appoggio politico ai somministrati e/o ai propri
familiari. Non si può tacere o far finta di non sapere sulle gravi irregolaritàriscontrate nella gestione economica del Cofaser, come allo stesso modo non si può sostenere e dare ulteriore fiducia allâÂÂattuale governance che da anni gestisce e controlla insieme al Sindaco il Cofaser. Non possiamo essere ostaggio di un sindaco che continua a descrivere qualche membro della Cofaser come un missionario, anche perché paradossalmente i missionari non garantiscono la presenza dei propri familiari. Non possiamo accettare che la commissione disciplinare del Cofaser è composta dai familiari di un membro del Cda del consorzio stesso; non si può accettare che controllore e controllato sono due facce della stessa medaglia. Una vergogna targata Canfora, senza se e senza ma. Gli ultimi due consigli comunali, che hanno trattato come tema lâÂÂambiente e la Cofaser hanno rimarcato il completo fallimento di Canfora e i suoi seguaci. In sei anni ha fatto diventare Sarno: pattumiera della Campania, ed ha portato al fallimento il consorzio delle farmacie. Mi sento di ringraziare i quattro consiglieri comunali della maggioranza che non hanno preso parte al voto, cogliendo così le perplessitàda me avanzate. Con la consapevolezza che anche lâÂÂassenza
dellâÂÂassessore al bilancio sia il frutto della non condivisione della gestione del CofaserâÂÂ.
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