Salerno. In tanti pensano che si tratti soltanto di spazzatura. E non sanno che dagli scarti alimentari dei salernitani nascono gustosissime zucche, ottimi pomodori per la passata e uva pregiata coltivata nei vigneti intitolati a don Peppe Diana e da cui prendono vita vini come l’Aglianico, il Fiano e la Falanghina. Un risultato reso possibile dal lavoro della cooperativa sociale Apeiron che nei giorni scorsi ha ritirato 171 tonnellate di compost per le sue produzioni biologiche dall’impianto di compostaggio gestito da Salerno Pulita.
“L’organico – spiegano i promotori del progetto – sarà utilizzato come ammendante per le nostre coltivazioni biologiche, nei terreni confiscati alla criminalità organizzata nei comuni di Pignataro Maggiore e Santa Maria la Fossa”. Da qualche tempo la cooperativa sociale Apeiron ha intrapreso una collaborazione con Salerno Pulita per l’utilizzo del compost.
Musk, dopo aver deriso il cancelliere Scholz, seguita nella sua piece da teatro assurdista e… Leggi tutto
Il presepe napoletano, secondo Roberto Saviano, rappresenta un "sogno" che si distacca dalla mera realtà.… Leggi tutto
Domani, 23 dicembre, alle ore 10:00 su Rai 1, il programma “Storie Italiane”, condotto da… Leggi tutto
La Fontana di Trevi a Roma ha riacquistato il suo splendore dopo i recenti lavori… Leggi tutto
Un incendio è scoppiato questa mattina alla Vela Rossa di Scampia, in un'appartamento al terzo… Leggi tutto
La Juve Stabia batte Cesena 1-0 con il primo gol in campionato di Romano Floriani… Leggi tutto