Salerno. In tanti pensano che si tratti soltanto di spazzatura. E non sanno che dagli scarti alimentari dei salernitani nascono gustosissime zucche, ottimi pomodori per la passata e uva pregiata coltivata nei vigneti intitolati a don Peppe Diana e da cui prendono vita vini come lโAglianico, il Fiano e la Falanghina. Un risultato reso possibile dal lavoro della cooperativa sociale Apeiron che nei giorni scorsi ha ritirato 171 tonnellate di compost per le sue produzioni biologiche dallโimpianto di compostaggio gestito da Salerno Pulita.
โLโorganico โ spiegano i promotori del progetto โ sarร utilizzato come ammendante per le nostre coltivazioni biologiche, nei terreni confiscati alla criminalitร organizzata nei comuni di Pignataro Maggiore e Santa Maria la Fossaโ. Da qualche tempo la cooperativa sociale Apeiron ha intrapreso una collaborazione con Salerno Pulita per lโutilizzo del compost.
Articolo pubblicato il giorno 8 Maggio 2020 - 21:32