Importante scoperta stamattina a Paestum nel corso dei lavori pubblici per il rifacimento della linea elettrica, condotti dalla societร Sogea per conto di Enel S.p.a. lungo via Magna Grecia e seguiti dalla Archeoservizi S.a.s., sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino. Nei pressi di โPorta Aureaโ, lโaccesso nord della cittร antica, parzialmente distrutta nel 1829 dallโattuale via Magna Grecia, ex SS 18, sono riemersi parte della pavimentazione e blocchi in calcare locale di uno dei due pilastri su cui poggiava lโarco della porta.
Immediato il sopralluogo degli archeologi della Soprintendenza – responsabile della tutela del territorio – che hanno rivisto il progetto iniziale per procedere a indagini archeologiche di approfondimento e far luce su questa porzione delle mura di Paestum, finora sconosciute se non da vecchie piante dellโOttocento.
โQuesto rinvenimento – dichiara Francesca Casule, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino – testimonia che anche la realizzazione di opere pubbliche, costituisce unโoccasione importante non solo per la tutela del patrimonio archeologico ma anche per la sua conoscenza. Dโintesa con la Direzione del Parco si sta elaborando un progetto di valorizzazione dellโaccesso settentrionale della cittร anticaโ.
La scoperta di queste ore rinforza il lavoro di ricerca, restauro e valorizzazione della cinta muraria condotto dal Parco Archeologico di Paestum e Velia nellโambito dei progetti PON che vedono lโinvestimento di circa 6 milioni di euro per la riqualificazione e riammodernamento dellโarea archeologica di Paestum.
Serena Plaitano
Articolo pubblicato il giorno 29 Maggio 2020 - 13:41