Un ventilatore polmonare Made in Campania: è quello progettato e realizzato dal Distretto tecnologico aerospaziale campano in collaborazione con la cattedra di Terapia intensiva della facoltà di Medicina dell’università Federico II di Napoli.
Un progetto portato avanti grazie a una filiera di imprese campane che rappresenta l’inizio di una filiera che è a disposizione di tutta Italia e che sta lavorando a modelli ancora più avanzati. “Abbiamo deciso che dovevamo accettare la sfida di poter utilizzare la tecnologia a nostra conoscenza, integrata con i colleghi medici – ha spiegato in videoconferenza Luigi Carrino, presidente del Dac – per tentare di mettere a punto un ventilatore professionale che rispondesse a tutti i requisiti necessari. Abbiamo imparato che il ventilatore polmonare non è una macchina che soffia, non è qualcosa che serve a mantenere in vita il paziente, ma è parte della cura”.
“Siamo orgogliosi di offrire all’Italia – ha detto il presidente Vincenzo De Luca – un prodotto italiano che potrà garantire le forniture di ventilatori polmonari per il nostro Paese in maniera del tutto autonoma”. “Una delle emergenze che abbiamo avuto nei mesi scorsi è stata quella di dotarci di ventilatori polmonari per le terapie intensive. Abbiamo avuto due mesi veramente drammatici da questo punto di vista, avevamo componenti informatiche e meccaniche che dovevano provenire da altri Paesi che non inviavano nulla in Italia. Per questo – ha concluso De Luca – abbiamo deciso di far partire un progetto di ricerca tutto campano, sfruttando alcune idee e alcune ipotesi già messe in campo negli anni passati”.
Articolo pubblicato il giorno 23 Maggio 2020 - 17:15