Primo maggio 2020, concerto da remoto: la commozione di Ambra Angiolini, la carica di Gianna Nannini dai tetti di Milano; E ancora Sting, Zucchero, il messaggio di Vasco Rossi, Patti Smith e i fratelli Bennato, Tosca, Irene Grandi, Bugo, Lo Stato sociale, Francesco Gabbani, Lo Stato Sociale, Francesca Michielin nelle piazze di Milano, Bologna, Firenze dove sono state registrate le diverse performance e lo studio di Roma all’interno del Parco della Musica.
Ambra Angiolini, sola nella Piazza: “Tutti abbiamo bisogno di ripartire non possiamo fare a meno del lavoro, dei diritti e delle tutele. Siamo in Piazza per proteggere quelli che non ci stanno, le domande sono le uniche certezze che abbiamo. Lasciamo la piazza con la volontà di tornarci il prossimo anno con musica e risposte”.
“Non si tratterà di una festa quest’anno perché ci siamo accorti che tanti operatori sanitari non hanno lavorato con la giusta tutela, ci siamo accorti che è partita la campagna elettorale immediatamente, e di come le falle siano state coperte dai risparmi della gente comune, quella stessa gente che ora sta rischiando il lavoro, ci siamo accorti che troppo dire fa male, soprattutto se confuso. Ma ci facciamo un applauso perché ci siamo accorti tutti di quanta forza siamo capaci”. Chiude con una domanda: “Una domanda che ci facciamo spesso ma che questa volta ha un significato diverso: Come state?”.
Partono le immagini, i racconti e le testimonianze dei lavoratori che raccontano la loro pandemia: gli infermieri, i medici, i commessi di supermercato, gli insegnanti, i cassaintegrati.
Vasco Rossi fa da apripista con un videosaluto: “Sono qui per abbracciarvi tutti virtualmente, per colpa di questo distanziamento sociale che è una formula brutta perché fa pensare al disgregarsi sociale. Non possiamo festeggiare tutti insieme e così sono qui per un saluto e spero di abbracciarvi presto fisicamente”. Le immagini dei suoi vecchi concerti e ‘Senso’ – “Voglio cercare un senso a questa situazione anche se questa situazione un senso non ce l’ha” -.
Sulla Terrazza Martini di Milano Gianna Nannini canta ‘Notti senza cuore’, ‘Donne in amore’, ‘Meravigliosa cretura’. Immagini potenti dello skyline di Milano, riprese dal drone. L’esibizione si chiude con un abbraccio alla città.
Da Roma Alex Britti e Francesco Gabbani, da Bologna Lo Stato Sociale canta ‘Una vita in vacanza’ con un arrangiamento che che porta a ‘La canzone del pane’.
La Angiolini fa da ponte tra i collegamenti. E’ la volta di Zucchero: “Parliamo di quante persone fanno parte del mio tour, da 60 a 80 persone almeno. Sono ragazzi che hanno famiglie da mantenere e non sanno cosa succederà”. Il motto di questo periodo per il frontman, cresciuto con la saggezza contadina, è “stringi il culo e stringi i denti”.
Poi Paola Turci e Francesca Michielin da Bassano del Grappa.
Da Napoli arrivano di Edoardo ed Eugenio Bennato con la nuovissima ‘La realtà non può essere questa’, brano scritto a 4 mani i cui proventi vanno all’Azienda Ospedaliera dei Colli (Monaldi – Cotugno – C.T.O.) di Napoli.
Irene Grandi manda il suo saluto da Firenze con ‘Finalmente io’. Tosca regala la sua personale rivisitazione di Bella Ciao che fece commuovere Bersani. Ermal Meta presenta la nuovissima ‘Finirà’ bene con un suggestivo video in animazione. Poi Bugo e Nicola Savino. Un videomessaggio di Patti Smith “Happy Labour day to everyone, happy Labour day to Italy”. E il saluto a tutti i lavoratori italiani di Sting: “Vorrei celebrare tutti i lavoratori: i guidatori di bus e treni, i fattorini e i postini, i maestri di scuola e specialmente gli infermieri e i medici bravissimi tutti”. Poi imbraccia la chitarra nel suo studio di Londra e canta, con una certa ironia, ‘Don’t stand so close to me’ che diventa una sorta di inno del distanziamento.
Dopo le esibizioni di Niccolò Fabi, Noemi, Leo Gassmann, Fulminacci e Fabrizio Moro, torna di nuovo Gianna Nannini per presentare ilsuo nuovo video ‘Assenza’. Rocco Papaleo si chiede perchè tanti italiani abbiano scelto ‘Azzurro’ da cantare sui balconi: “E’ come se per magia i puntini si unissero e viene fuori la fotografia di un paese che vuole tornare a vivere”. Si chiude con un omaggio a Ennio Morricone da parte di una rappresentanza dell’Orchestra di Santa Cecilia. Alex Britti dalla Piazza vuota di San Giovanni manda i titoli di coda sulle note di ‘Hey Joe’.
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