Campania

Ordinanza trappola a Pozzuoli: in spiaggia solo se paghi, vietato l’uso delle spiagge libere

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Non ci sono limiti al possibile a Pozzuoli, dove il sindaco, invece di prepararsi nei giorni trascorsi Per affrontare la problematica delle spiagge all’attenzione del dibattito pubblico da più di un Mese, discutendo con associazioni e cittadini o nelle commissioni le possibili soluzioni, non ha Risposto alla richiesta di incontro delle associazioni e, con l’ordinanza 103 del 28 Maggio 2020, ha vietato la fruizione di tutte le spiagge libere, non per qualche giorno, come
Hanno fatto in altri comuni, ma per 5 mesi fino ad ottobre superando anche la fine Dell’emergenza stabilita dal governo nazionale al 31 luglio 2020.

Un’ordinanza che il coordinamento nazionale mare libero ritiene: Inaccettabile: farsi trovare impreparati per il sindaco di una città come pozzuoli con Pochissime spiagge libere (sic!) Sottrarsi alle sue responsabilità in questo delicato momento e Non essere in grado di apprestare una soluzione, anche temporanea, mentre tanti altri comuni
Della campania si sono già organizzati nonostante il poco tempo e l’assenza di risorse.
Imbarazzante: verso i colleghi degli altri comuni flegrei e di napoli che saranno costretti a Subire la pressione derivante anche dall’affluenza dei cittadini di pozzuoli. Illegittima: in quanto non proporzionata alla situazione né necessaria, non ci sono picchi di Contagio, non ci sono state violazioni tali da giustificare tali misure peraltro in contrasto con le Indicazioni nazionali per cui il libero accesso deve essere in ogni caso garantito con il rispetto del Distanziamento.

Incostituzionale: non è possibile discriminare la possibilità di fruire della spiaggia in base al Reddito impedendo di fatto ai cittadini meno abbienti di poter godere liberamente delle spiagge Beni comuni ambientali importanti per la salute senza dover pagare. Paradossale: sabato meglio optare per un bel centro commerciale affollato dove si sta tutti
Insieme al calduccio per trascorrere qualche ora di svago, perché andare in spiaggia a prendere
Il sole pare che potrebbe far male alla salute!!
Insomma solo chi potrà pagare avrà la possibilità di godersi beatamente la giornata in spiaggia in
Uno stabilimento balneare. Si avete capito bene… quegli stessi stabilimenti che continuano ad operare in barba a leggi e Regolamenti sul libero accesso, chiudendo cancelli e alzando barricate, quelli che pagano quattro Soldi di oneri concessori e esercitano l’attività per effetto di proroghe illegittime e che calpestano Anche il tuo diritto di goderti una passeggiata sul bagnasciuga “in libertà”, quelli che ti controllano Le borse quando entri, e ti guardano storto se vuoi solo passeggiare dimenticando che loro sono Li solo per una concessione temporanea che li autorizza ad offrire servizi sempre che questi non Pregiudichino il pubblico uso e che non sono proprietari di nulla perché la spiaggia è un Bene pubblico ambientale demaniale.

Il sindaco apra senza indugio al confronto con la città e con le Associazioni che ne hanno fatto richiesta per studiare a strettissimo Giro la miglior soluzione.
Ma nel frattempo modifichi in autotutela questa assurda ordinanza e se Davvero vuole tutelare la salute dei suoi cittadini apra le spiagge Adottando un piano temporaneo con delle semplici misure di Potenziamento dei controlli su distanziamento sociale e dispositivi di Protezione individuali, nel rispetto delle indicazioni di carattere generale fornite dall Regione, nelle more di individuare gli strumenti più idonei per Regolamentare la fruizione.


Articolo pubblicato il giorno 29 Maggio 2020 - 17:48

Redazione Cronaca

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