Gragnano. “La morte di un giovane non ci lascia indifferenti, mai. Soprattutto quando è frutto di violenza. Restiamo sgomenti, impietriti. E ci ribelliamo. Non è possibile morire così. Non possiamo accettare rassegnati, continuando a vivere come se niente fosse accaduto”.
Così afferma in una nota monsignor Francesco Alfano, vescovo dell’Arcidiocesi Sorrento Castellammare di Stabia. Il riferimento è all’omicidio di Nicholas Di Martino, il giovane di 17 anni e mezzo accoltellato a morte la notte di lunedì scorso a Gragnano, in provincia di Napoli. “La fede ci impegna a dire no ad ogni atteggiamento fatalistico. Le nostre comunità parrocchiali, impegnate in questo tempo di prova a stare vicino a chi soffre e a ricostruire legami di vera fraternità, si sentono ancora più coinvolte in questa missione che l’intera società deve avvertire come sua: educhiamo le nuove generazioni ad amare la vita, a rispettare i propri simili, a scegliere sempre la via del dialogo e mai quella della prepotenza”, continua il sacerdote.
Monsignor Alfano poi spiega: “La violenza semina solo divisione, paura e morte. A noi sta a cuore il bene comune. Solo così potremo preparare un futuro migliore per le nostre città e i nostri paesi. Ci crediamo profondamente e siamo certi che molto, soprattutto tantissimi giovani, sono pronti a dare il proprio contributo. Possiamo costruire insieme una civiltà dell’amore, sui solidi pilastri della giustizia e della fratellanza universale. A questo siamo spinti unicamente dal Vangelo e dalla fiducia nell’uomo”.
Articolo pubblicato il giorno 29 Maggio 2020 - 17:14