Primo settimana di Fase 2 e particolare attenzione al lungomare Caracciolo e ai luoghi di maggiore aggregazione giovanile.
”Con tutte le altre forze dell’ordine impegnate nel controllo del territorio per l’emergenza da Covid-19 – ha spiegato all’ANSA, il comandante della polizia municipale di Napoli, Ciro Esposito – in vista del weekend abbiamo dovuto ripensare e ricalibrare i servizi previsti perché la Fase 2 consente alle persone di passeggiare anche distanti da casa e di recarsi dai congiunti”. Ma a preoccupare sono soprattutto i più giovani e il loro desiderio di movida. Massima attenzione pertanto nelle aree tradizionali della movida partenopea: via Aniello Falcone, la zona dei baretti di Chiaia, il centro storico. La Fase 2 infatti consente a bar, locali e ristoranti di effettuare non solo le consegne a domicilio ma anche l’asporto che – ricorda Esposito – ”non significa acquistare da bere o da mangiare e consumarlo sul posto o nelle vicinanze in piedi per strada ma significa portarlo via”. “Spero – aggiunge – che i nostri giovani, cosi’ come il resto della popolazione, che fino ad oggi sono stati molto rispettosi delle regole continuino così perché seguire le prescrizioni è per il bene di tutti”.
Un weekend in cui cade anche la Festa della mamma, motivo per cui la polizia municipale ha previsto di rafforzare la propria presenza anche in prossimità dei cimiteri cittadini con una particolare attenzione al cimitero di Poggioreale.
Fino ad oggi i numeri descrivono i napoletani come un popolo rispettoso delle regole. I dati forniti dal Comando della polizia locale dicono che nella giornata di ieri, in cui solo per i controlli legati all’emergenza Coronavirus sono state impiegate 420 unità, sono state 1327 le persone a piedi soggette a verifica incentrata soprattutto sull’obbligo di indossare la mascherina di cui 8 quelle sanzionate; 880 i veicoli controllati; 54 i cantieri; 343 le attività commerciali con l’elevazione di 8 verbali e in 2 casi gli agenti hanno provveduto a chiudere l’attività per mancato rispetto delle prescrizioni; 311 gli interventi per verificare la presenza assembramenti di cui 62 in prossimità delle fermate degli autobus. ”Il rapporto tra i controlli effettuati e i verbali e le sanzioni elevate – ha concluso Esposito – dimostrano la correttezza della stragrande maggioranza dei nostri concittadini ed è su questa strada che si deve perseguire se vogliamo uscire quanto prima da questa emergenza”.
Articolo pubblicato il giorno 8 Maggio 2020 - 20:11