Polizia e carabinieri indagano sulla notte ‘calda’ ai Quartieri Spagnoli. Sono tre episodi criminali che si sono verificati l’altra notte e sui quali gli investigatori stanno cercando eventuali collegamenti con un unico ‘teatro’, la zona di Napoli in cui da tempo si manifestano fibrillazioni tra clan non sopite neanche dalla pandemia.
Alle 23 della notte scorsa, nel dedalo di vicoli a ridosso di via Toledo, la segnalazione di una sparatoria in vico Taverna Penta, seguita subito dopo da un’altra. A terra, gli investigatori troveranno 6 bossoli. La zona è frequentata da alcuni pregiudicati, che hanno dato vita a un nuovo gruppo criminale e che hanno il controllo totale delle piazze dello spaccio di sostanze stupefacenti, business redditizio che fa dei Quartieri la nuova Scampia.
Tre ore dopo, in vico Lungo San Matteo, ignoti hanno lanciato una molotov contro il portone di un appartamento abitato da una nipote di Paolo Pesce detto “Chipeppe”, ex leader delle ‘Teste matte” considerato dagli investigatori uno dei capoclan della zona. L’incendio non si è sviluppato perché qualcuno si e’ accorto di quanto stava accadendo e ha chiamato i proprietari di casa che hanno lanciato secchi di acqua. Alle 3.35, invece, un 35 enne, Domenico Masi, con numerosi precedenti per spaccio di droga, ed anche lui legato ai Pesce, è stato centrato da un proiettile all’addome. Non ha saputo riferire particolari prima di essere operato. Ora è sedato all’ospedale Cardarelli, dove è stato trasferito dai medici dopo un primo ricovero in una clinica provata nella quale è stato portato da una persona in sella a scooter che si è dileguato lasciandolo nelle mani dei sanitari. Tra i vicoli, per gli inquirenti, si sta vivendo un momento di tensione dovuto alla mancata spartizione delle quote dello spaccio tra i diversi gruppi criminali che si contendono l’area.
Articolo pubblicato il giorno 19 Maggio 2020 - 08:07