“Durante la fase di lokcdown il Lungomare di Napoli è stato al centro dell’attenzione per come le acque del mare si mostrassero limpide e pulite. La situazione sta cambiando radicalmente con l’avvio della fase 2 dell’emergenza sanitaria. Con la riapertura di tante attività, la moltitudine di persone che invade, in modo quasi perenne, la zona e la ripresa del traffico dei natanti, le acque si stanno immediatamente contaminando. Molti cittadini ci hanno segnalato la sporcizia del mare: nei video denuncia si vede come nella zona di Mergellina il mare sia ritornato sporco ed inquinato, con una patina d’olio che ne ricopre la superficie. Al porticciolo, poi, la situazione si mostra a dir poco disastrosa, addirittura il corpo di un gatto senza vita si vede galleggiare sull’acqua, assieme ad alcuni barili e a rifiuti vari. Era bastato poco per avere un mare pulito e cristallino, quando le attività si erano fermate, ed è bastato ancor meno, con la ripresa parziale, per far ritornare tutto come prima ed anche peggio. Abbiamo chiesto all’Arpac di analizzare subito le acque e chiediamo alla Polizia Municipale di far fare urgentemente le verifiche per capire chi scarica abusivamente”. È quanto dichiarato da Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi e dal consigliere che ride della I Municipalità Gianni Caselli.
“L’inciviltà, la strafottenza e la disonestà hanno immediatamente distrutto quello che la natura si era ripreso. E non solo le acque, anche la strada del Lungomare, è ritornata ad essere sporca, ricoperta di cartacce e spazzatura. Pretendiamo – hanno aggiunto Borrelli e Caselli- che si facciano i dovuti controlli per verificare chi e in che modo commette crimini ambientali sversando rifiuti in mare, e gettando rifiuti in strada senza criterio ed in modo illecito. Dobbiamo dire basta a reati contro l’ambiente o presto il prezzo da pagare sarà altissimo”.
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