foto di repertorio
Nella attuale, difficile congiuntura socioeconomica, la Prefettura di Napoli, in questi ultimi 60 giorni, ha istruito 26 istanze di imprenditori e loro familiari che si sono opposti alle vessazioni criminali e che hanno visto accrescere le difficoltà per il reinserimento delle proprie aziende nel tessuto produttivo sano di questo territorio.
Le aziende prese in esame riguardano la vendita al dettaglio di coloniali, elettronica, pizzerie, esercizi di raccolta differenziata e di intermediazione finanziaria.
In relazione a tale attività dall’inizio di marzo ad oggi, il Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura ha ammesso l’accesso al Fondo di solidarietà per le vittime dell’usura e dell’estorsione ed ha erogato somme pari a circa 1 milione e 300 mila euro, ed è in corso di definizione un ulteriore decreto di liquidazione per un importo complessivo pari a circa 600 mila euro.
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