In particolare, l’officina meccanica è risultata priva di qualsiasi autorizzazione amministrativa tantomeno di contratto di gestione dei rifiuti speciali e pericolosi prodotti. Sede di un ex autolavaggio presentava al calpestìo grate di raccolta che conducono a cisterne all’interno delle quali è visibile l’immissione degli oli esausti derivanti dall’attività meccanica oltre all’assenza di qualsiasi impianto di gestione di immissione in atmosfera delle particelle. Inoltre la struttura dell’officina è risultata non in regola anche dal punto di vista dell’edilizia, per cui si procederà con le contestazioni per costruzione abusiva.
Il titolare dell’attività è stato denunciato all’autorità giudiziaria per la gestione illecita di rifiuti speciali e pericolosi e per immissione del rifiuto liquido nell’impianto di raccolta dei reflui.
I controlli effettuati presso l’autolavaggio ed il centro di rivendita auto hanno consentito di accertare rispettivamente la gestione irregolare di rifiuti e l’assenza del registro di annotazione del carico e scarico dei rifiuti speciali prodotti.
Nel complesso sono state contestate sanzioni amministrative per circa 6.000 euro.
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