Le circostanze ricostruite nell’inchiesta della Procura di Torre Annunziata rimandano alla memoria le pagine della peggiore Tangentopoli. Presunti episodi di corruzione che sarebbero stati remunerati con poche migliaia di euro e un regalino di valore. E ancora una volta nel mirino ci finisce la campagna elettorale per le regionali del 2015, già oggetto un’inchiesta per voto di scambio. In entrambi i casi campeggia la figura dell’allora deputato e oggi senatore Luigi Cesaro, in buona compagnia, oltre che delle preoccupazioni per le sorti politiche del figlio e capogruppo Fi in Consiglio, anche del suo successore alla presidenza della Provincia di Napoli e in forza Commissione Antimafia alla Camera Antonio Pentangelo.
Oltre che del capogruppo Pd in Consiglio regionale Mario Casillo e di suoi dirigenti locali di partito. L’auspicio è che l’indagine faccia presto chiarezza sui fatti contestati e soprattutto su personaggi che, con il loro bel carico di pesanti imputazioni, i nostri cittadini li ritroveranno presto tra palchi e comizi a narrare il proprio progetto di Campania tra rilancio e legalità”. Così il consigliere regionale del movimento 5 Stelle e segretario della Commissione Anticamorra Vincenzo Viglione.
Articolo pubblicato il giorno 15 Maggio 2020 - 20:34