I Comuni che in fase di emergenza pandemica sono stati dichiarati “zona rossa” hanno oggettivamente pagato più di altri gli effetti di una ulteriore misura restrittiva. Imporre oggi il limite minimo dei 30 giorni di durata del provvedimento per l’accesso al fondo di 200 milioni previsto con l’ultimo decreto del Governo lede un principio di equità, fino a divenire paradossale laddove si raggiunga il requisito per appena pochi giorni. Una rettifica inspiegabile voluta dal Partito democratico, ma che sono certo faremo rientrare quando il decreto passerà all’esame del Parlamento”. Lo annuncia il deputato M5S e responsabile regionale aree interne Luigi Iovino, alla luce della rettifica al decreto che istituisce un fondo di 200 milioni a beneficio dei comuni dichiarati zona rossa, introducendo il requisito della durata dei 30 giorni consecutivi del provvedimento.
“Personalmente – aggiunge Iovino – conosco bene realtà come quella di Lauro, Saviano, Ariano Irpino, Sala Consilina e di altri comuni del Vallo di Diano dichiarati zona rossa e so quanto un provvedimento di questo tipo abbia inficiato sull’economia di questi territori già compromessa dall’emergenza. Chi ha pagato lo scotto di misure ulteriori quanto necessarie per il contenimento del contagio ha diritto a essere ricompreso in quel fondo. E’ un impegno che ci siamo assunti con le famiglie e con gli amministratori di quei territori e che onoreremo fino in fondo”.
Articolo pubblicato il giorno 21 Maggio 2020 - 14:02