“Un atto grave e criminale quello scoperto dalla Procura di Benevento a cui va il nostro plauso. Scaricare reflui e liquami inquinati in corsi d’acqua è una offesa alla bellezza e alla biodiversità di quei luoghi. Il quadro che viene fuori dall’indagine è davvero desolante, elenco di nefandezze che andavano tutte a discapito della tutela del bene pubblico. Ancora più grave se si pensa che colti “con le mani nell’acqua” siano stati proprio coloro che dovevano gestire e garantire la depurazione. Ci auspichiamo che l’indagine ”Cloralix”faccia il suo corso e porti alla condanna dei responsabili in modo da dare un segnale chiaro e forte: chi inquina paga a tutela dell’ambiente e della collettività.”
In una nota Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania su indagine all’indagine “Cloralix” coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Benevento, avente ad oggetto il grave inquinamento dei fiumi Calore e Sabato della provincia sannita e che ha portato ad un sequestro preventivo di 12 impianti di depurazione
Articolo pubblicato il giorno 15 Maggio 2020 - 20:05