«Al momento non esiste una terapia efficace contro il Covid, quello che possiamo fare per difenderci è una corretta alimentazione che è certamente alla base di un sistema immunitario forte». A parlare è Teresa Di Lauro, biologa – nutrizionista, che ci aiuta a comprendere come la salute del nostro intestino è fortemente correlata all’integrità del sistema immunitario e quali sono gli alimenti da preferire per restare in salute.
I primi alleati del sistema immunitario sono i probiotici che, detta in parole povere, hanno il compito di metabolizzare vari elementi indigeriti o comunque non assorbiti, soprattutto fibre e carboidrati, producendo molecole per noi utili come le vitamine e i nutrienti specifici per le cellule intestinali. «Anche se oggi va molto di moda ricorrere a prodotti farmaceutici – dice Di Lauro – esistono fonti naturali di probiotici, ad esempio lo yogurt e il kefir». Per vivere e proliferare, i probiotici hanno bisogno di un corretto nutrimento, ovvero di prebiotici. La specialista chiarisce che ancora una volta la natura offre tutto ciò di cui c’è bisogno, in questo caso di antiossidanti che aiutano a difendersi dall’attacco di agenti nocivi e da quello che non a casi viene chiamato stress ossidativo.
«Per il sistema immunitario la vitamina C è il primo nutriente. Ma attenzione a non esagerare, la quantità consigliata è di 4 o al massimo 5 porzioni di verdura e frutta. Meglio ancora se crude e fresche, perché la vitamina C è sensibile al calore». Ma quali sono i prodotti a maggior contenuto di vitamina C? «Senza dubbio peperoni, peperoncino, arancia, limone, kiwi, uva, rucola, prezzemolo, cavolfiore, broccoli, fragole e radicchio». C’è poi una sostanza molto preziosa ma sconosciuta ai più, il glutatione, che può essere assorbita da prodotti come l’asparago, l’avocado, gli spinaci, le pesche e le mele. A dispetto di quanto si possa credere anche gli olii, le spezie e le piante aromatiche sono importanti. S’intende, sempre nella giusta quantità. «Gli olii vegetali (arachidi, mais, girasole, olio extravergine di oliva) – prosegue la nutrizionista – danno un buon apporto di vitamina E. Così come l’origano e il curry, che nella nostra cucina è quasi del tutto assente. Importantissimo anche il ruolo della vitamina D, che ha il potere di “spegnere” gli stati infiammatori». Gli alimenti di origine animale più ricchi sono l’olio di fegato di merluzzo, il pesce azzurro – ad esempio sgombro, sardina, tonno e salmone -, gamberi, tuorlo d’uovo, formaggi e persino il burro. «Una dieta corretta – conclude Di Lauro – deve tener conto di tutto questo e deve essere equilibrata. Il mio consiglio? Lasciamo da parte le mode alimentari. Prendersi cura di sé a tavola può rivelarsi particolarmente gustoso».
Articolo pubblicato il giorno 17 Maggio 2020 - 12:37