“La Doria S.p.A”, si dichiara estranea all’inchiesta che la vede coinvolta per inquinamento del fiume Sarno.
La società ha reso noto di aver presentato tramite i propri legali istanza di dissequestro al Tribunale di Nocera Inferiore del depuratore delle acque reflue dello stabilimento di Sarno, parzialmente sequestrato dai Carabinieri Forestali, e richiesta di riesame al Tribunale della Libertà di Salerno.
L’ impresa afferma di essere in possesso di “una serie di documenti che il P.M. e il GIP non hanno potuto esaminare, comprovanti la totale estraneità dell’azienda ai fatti contestati e più in generale ai fenomeni di inquinamento del Fiume Sarno”. “La Doria s.p.a” esprime “piena fiducia” nell’operato della magistratura, offrendo “massima collaborazione per l’accertamento dei fatti”.
“Tolleranza zero per chi inquina il fiume Sarno. Siamo con il fiato sul collo dei responsabili di questi scempi e non abbiamo intenzione di fare sconti a nessuno”. Cosi’, in una nota, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, dopo il sequestro di una porzione di depuratore di una industria agroalimentare nell’ambito della campagna di controlli sulla regolarita’ degli scarichi nel fiume Sarno e suoi affluenti. “E’ un attacco al territorio – aggiunge il ministro – un’offesa ai cittadini e a tutti quegli imprenditori che con grandi sacrifici portano avanti le proprie aziende nel pieno rispetto delle regole e del territorio che li ospita”. “Negli ultimi mesi, e soprattutto con la fine del lockdown – conclude – ho ricevuto tantissime segnalazioni, fotografie e denunce di cittadini. L’attenzione e’ alta, segno che la sensibilita’ ambientale e’ cambiata, c’e’ maggiore consapevolezza che il territorio in cui viviamo bisogna amarlo e rispettarlo, denunciando ogni scempio ai danni della natura. A questi cittadini e alle forze dell’ordine impegnate quotidianamente, va il mio personale ringraziamento”.
Articolo pubblicato il giorno 22 Maggio 2020 - 17:47