Il magistrato originario di Foligno ma in Calabria da oltre 20 anni, era in carcere a causa di un aggravamento della misura cautelare richiesta e ottenuta dalla Dda di Salerno che, dal suo punto di vista, riteneva necessario, in quanto accusava Petrini di aver inquinato le prove ritrattando alcune accuse rivolte, nel mesi di febbraio e marzo, all’indirizzo di alcuni suoi colleghi del distretto giudiziario di Catanzaro.
Petrini, difeso dagli avvocati Agostino De Caro e Francesco Calderaro, ora si trova agli arresti domiciliari nel Comune di Lamezia Terme. Ricordiamo che l’ex presidente della II sezione Penale della Corte d’Appello di Catanzaro, è imputato in un processo per corruzioni in atti giudiziari aggravato dall’ex articolo 7.
Gustavo Gentile
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