Otto persone sono morte e mille sono rimaste intossicate causa di una fuga di gas in un impianto chimico nel sud dell’India. L’incidente, avvenuto in nottata nella città di Visakhapatnam, nello stato dell’Andhra Pradesh, è avvenuto in una fabbrica per la produzione di polimeri, LG Polymers.
Centinaia di persone sono state portate in ospedale con difficoltà respiratorie e bruciore agli occhi, scrive la Bbc sul suo sito. Rajendra Reddy, un alto funzionario del dipartimento ambiente dell’Andhra Pradesh, ha detto che il gas fuoriuscito è stirene, che di solito viene refrigerato. L’incidente è avvenuto alla riapertura della fabbrica, chiusa dal 24 marzo per il lockdown contro l’epidemia di coronavirus.
Si teme che i fumi si siano propagati in un’area dal raggio di tre chilometri dall’impianto ed è in corso l’evacuazione degli abitanti delle zone circostanti. Secondo i media locali la situazione è ora sotto controllo e le autorità chiedono agli abitanti di coprirsi il volto con un panno umido. Nel 1984 in India una fuga da un impianto chimico a Bhopal uccise migliaia di persone, nel peggior disastro chimico della storia.
Articolo pubblicato il giorno 7 Maggio 2020 - 07:28