La tragedia si è consumata intorno alle 14 in via Ripuaria a Varcaturo, quando il piccolo è entrato nella piscina di casa profonda poco più di un metro e situata sotto la sua cameretta al piano terra. Il piccolo, non indossando dispositivi di salvataggio, e non sapendo nuotare, non ha avuto scampo. In quel momento i genitori erano assenti e il bambino era sfuggito all’attenzione della sorella che era in casa con lui. Quando la ragazza si è resa conto dell’accaduto è stato troppo tardi. Ha immediatamente chiamato i soccorsi e tentato di rianimare il piccolo. Allertati dalle grida di disperazione della ragazza sono accorsi i vicini di casa che hanno trasportato il piccolo al Pronto Soccorso dell’ospedale civile di Pozzuoli, il Santa Maria delle Grazie.
Una corsa che si è rivelata inutile: i sanitari non hanno potuto che constatarne il decesso. La salma è stata trasferita per l’esame autoptico al secondo Policlinico di Napoli. I carabinieri hanno avviato le indagini e interrogato i primi testimoni. Le verifiche sono tese a capire come sia stato possibile far costruire una piscina senza bordi e sotto una finestra a piano terra e senza alcuna protezione.
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