Napoli. Era depresso, non ci sono motivi economici dietro il gesto di A. N. l’imprenditore di 58 anni che si è suicidato ieri sera nella sua azienda a San Giovanni a Teduccio. Lo fa sapere il sindaco di Cercola, Vincenzo Fiengo.
L’uomo, il cui corpo è stato ritrovato stamane, si è tolto la vita impiccandosi all’interno della sede della sua azienda in via Murelle, nel Rione Pazzigno, zona orientale di Napoli. I familiari hanno spiegato i motivi del gesto al sindaco di Cercola, Vincenzo Fiengo, che li aveva contattati per esprimere il proprio cordoglio. “Mi hanno autorizzato a far sapere che soffriva di problemi di natura depressiva e non ci sono ragioni di natura economica alla base del gesto, anzi l’azienda è sana e non ha avuto alcun tipo di problemi in quel senso”, spiega Fiengo sottolineando che la famiglia “chiede riserbo e rispetto per questa tragedia che stanno vivendo”. L’uomo, che abitava da sempre a Cercola, lascia la moglie e una figlia.
Dolore ma anche rabbia è quella che sui social viene espressa dagli amici e dai conoscenti dell’imprenditore che si è ucciso nel Napoletano. “La tua semplicità, la tua allegria, la tua eleganza, la tua lealtà, il tuo affetto, la tua amicizia, la tua simpatia, la tua generosità, il tuo sorriso…..troppe cose belle avevi perchè io ti possa mai dimenticare”, scrive Luigi su Facebook. E Dario aggiunge: “Un grande Antonio, uno degli ultimi signori veri. Questa notizia dà un dolore a chiunque l’abbia anche solo conosciuto, perchè anche in un piccolo scambio di parole ti restava impresso”. E c’è anche la rabbia, legata alla crisi per l’emergenza coronavirus, come quella di Antonella: “State portando alla disperazione un popolo. Ciao Tonino”. Ma anche tanti ricordi: “Era una persona meravigliosa fiera che nella mia casa posso toccare ciò che lui fece con amore. Riposa amico, un altro angelo in cielo, ciao” scrive Maria.
Articolo pubblicato il giorno 6 Maggio 2020 - 19:42