Il decreto legge Rilancio “è corposo, perché fa tante cose, importanti e necessarie”. Così Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia, intervistato a Che tempo che fà su Raidue.
“Per le imprese “ci saranno dei ristori a fondo perduto per tutte le imprese fino a 5 milioni di fatturato: si arriverà fino a 62 mila euro possibili”, che verranno dati alle imprese “con bonifico” da parte dell’Agenzia delle entrate. “Abboneremo il saldo e acconto dell’Irap” di giugno. Ha detto ancora il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri parlando delle misure per le medie imprese che, con il decreto Rilancio avranno anche “incentivi fiscale e misure di sostegno da parte dello Stato alla ricapitalizzazione, un meccanismo un po’ complesso ma estremamente incisivo”. “Oggi anche per effetto di questa discussione in corso per dare aiuto maggiore a questa fascia di imprese abbiamo deciso di aggiungere anche questo”, cioè la misura sull’Irap. I ritardi della cassa integrazione in deroga è “la parte più dolorosa, alcuni milioni di lavoratori non stanno prendendo i soldi. Non sto dando colpa alle Regioni, ma il meccanismo è complicato. Abbiamo parlato con Inps e Regioni per accelerare le pratiche. Introdurremo anche il reddito di emergenza”. Per andare in soccorso delle famiglie più in difficolta’ arriva il reddito di emergenza. La misura e’ destinata ai nuclei che non beneficiano di altri sussidi (con un limite di Isee di 15 mila euro e patrimonio entro i 10 mila euro) e sarà riconosciuto “in due quote” tra i 400 e gli 800 euro ciascuna in base al nucleo: la domanda andrà presentata entro la fine di giugno. Per aiutare i più disagiati ci saranno anche altri 100 milioni per il Fondo affitti. E mentre si elaborano gli scenari per la ripresa della scuola, il governo stanzia un miliardo in due anni per l’istruzione, con il vincolo di destinare le risorse alle misure anti-contagio negli istituti scuole statali. In arrivo anche aiuti per il sistema 0-6 anni con un contributo di 65 milioni per chi gestisce in via continuativa i servizi educativi (come gli asili nido) e le scuole dell’infanzia non statali, come sostegno economico per la riduzione o mancano versamento delle rette. Mentre 150 milioni andranno a potenziare i centri estivi e contrastare la povertà educativa.
“Se non si sconfigge il virus non ci sarà alcuna ripresa economica”, ha spiegato Gualtieri, parlando di una “riapertura graduale e prudente” delle attività per “evitare di tornare indietro”. “Sulla liquidità stiamo migliorando, i numeri sono incoraggianti, ma vogliamo fare più e chiediamo un impegno maggiore al sistema bancario”. “Noi dobbiamo fare in modo che questa graduale riapertura sia prudente e graduale proprio perché dobbiamo assolutamente evitare poi di tornare indietro. Sono molto preoccupato di alcune cose che ho ascoltato per esempio dall’Onorevole Meloni. Dobbiamo essere prudenti, dobbiamo seguire le indicazioni della comunità scientifica” ha aggiunto. “Dalla Meloni ho sentito un pò di confusione sulle condizionalità. Non è come ha detto. E c’è un equivoco: il Mes prevede delle condizionalità è scritto nel trattato. Ma L’accordo che abbiamo negoziato non prevede che non ci siano condizionalità ma che si è deciso che le condizioni sono quelle che si usino questi soldi per la spesa sanitaria e di prevenbzione diretta e indiretta”. E’ il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri a Che tempo che fa a spiegare il Mes replicando al leader dei Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Abbiamo deciso dunque che il concetto di condizionalità non si applica più come in passato a ipotesi di manovre correttive presenti e future o al monitoraggio e correzione della politica di bilancio di un paese ma la condizione è che i soldi si usino a questo scopo. Se li prendo cioè li devo usare per finanziare le spese sanitarie dirette e indirette , di prevenzione del virus. Quindi c’è anche il controllo ma è limitato al fatto che effettivamente i soldi si spendano questo scopo”, conclude.
Articolo pubblicato il giorno 10 Maggio 2020 - 22:22