“De Luca non deve firmare nulla. Il parere è stato dato dalla conferenza delle Regioni”: così il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, commenta la polemica con il presidente del Regione Campania sulle riaperture, in un colloquio con La Stampa.
“Una cosa sono le leggi e le regole un’altra cosa è la realtà virtuale. Poi c’è un decreto legge. Nessuno lo obbliga ad aprire. Ma se vuole ripartire deve seguire delle regole e attenersi alle indicazioni delle leggi dello Stato”, ha sottolineato Boccia. Per il ministro “questo è l’ inizio di una fase nuova. La prima è durata due mesi e mezzo. E in quella fase lo Stato ha acquistato i ventilatori per le terapie intensive, li ha distribuiti sul territorio, ha inviato personale medico, ha distribuito soldi alla Regioni.
Ora proprio perché restringere é doloroso, ma più facile, è inevitabile responsabilizzare i territori. Per le ripartenze, ci piaccia o no, il nostro Paese si confronta con 21 sistemi diversi e quindi e’ inevitabile coinvolgere tutti… Ma lo sforzo fatto oggi sarà utile per i mesi che varranno”.
Articolo pubblicato il giorno 18 Maggio 2020 - 08:10