Il Tribunale di Napoli ha accolto il ricorso contro il Comune di Napoli presentato da una cittadina georgiana che non ha potuto avere il buono spesa erogato dall’amministrazione per fronteggiare l’emergenza economica di molte famiglie a causa del lockdown imposto per contrastare la diffusione del Covid-19.
Il Tribunale, come riportato oggi dal Corriere del Mezzogiorno, ha ritenuto la delibera che ha istituito il fondo di solidarieta’ ‘Cuore di Napoli’ “discriminatoria” e pertanto secondo il giudici la delibera “va riformulata” perche’ non deve escludere aiuti da destinare a cittadini extracomunitari anche se non risultano residenti sul territorio. La delibera comunale infatti, tra i requisiti, per accedere al fondo e al buono spesa prevede che il richiedente sia residente sul territorio cittadino o abbia una residenza di prossimita’. L’ordinanza emessa dal giudice prevede che il Comune dovra’ risarcire la donna, madre di tre figli, dell’equivalente del buono spesa.
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