Gruppo Dema, Fim-Fiom-Uilm Campania: “750 Lavoratori rischiano il licenziamento. Occorre avere, in queste ore, un tavolo urgente al MISE in cui siano presenti anche i massimi livelli istituzionali della Regione”.
Napoli. “Nella giornata del 12 maggio le organizzazioni sindacali Nazionali e Territoriali unitamente alle RSU di DEMA-CAM-DAR hanno incontrato la Direzione Aziendale per riprendere il confronto, interrotto durante l’emergenza COVID19, sulla ristrutturazione del debito e del piano industriale prospettato dall’azienda nell’ultimo incontro del 10 dicembre 2019 avvenuto presso il Ministero dello Sviluppo Economico. La critica e drammatica situazione che si sta determinando, per quanto ci risulta, a causa delle difficoltà a concordare la rimodulazione del debito nei confronti dell’INPS rischia di produrre un ulteriore dramma sociale, nella nostra Regione, con il licenziamento dei 750 Lavoratori e l’ulteriore grave impoverimento delle famiglie e del territorio.
Per queste motivazioni e per le ulteriori difficoltà legate al quadro di mercato ed industriale determinate dalla pandemia Covid-19, abbiamo avanzato una richiesta di incontro urgente al Ministero dello Sviluppo Economico, al Ministero del Lavoro e ai Presidenti delle Regioni Campania. Chiediamo, per tanto, al Presidente e agli Assessori della Regione Campania di interloquire con i livelli istituzionali nazionali affinchè si convochi urgentemente il tavolo di confronto chiesto da FIM-FIOM-UILM Nazionali e garantendo la presenza della Regione Campania, al fine di individuare le soluzioni che impediscano un ulteriore dramma occupazionale che coinvolgerebbe i Lavoratori, le loro famiglie ed il territorio.” Lo dichiarano in una nota congiunta i Segretari Generali Raffaele Apetino della Fim-Cisl Campania, Massimiliano Guglielmi della Fiom-Cgil Campania e Antonio Accurso della Uilm-Uil Campania
Articolo pubblicato il giorno 14 Maggio 2020 - 14:47