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Giornata mondiale del gioco. Con i Giochi dei nonni, si insegna una nuova socialità nei parchi della Campania

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Giovedì 28 maggio la giornata mondiale del Gioco. In Campania I Giochi del sorriso per insegnare ai bambini una nuova socialità ai tempi del Covid.
Dalla “Campana” a “Un due, tre stella”, il valore pedagogico dei passatempi dei nostri nonni.

 

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Aggregazione, socialità e attività motoria con i giochi di una volta, quelli ormai dimenticati che irrompono con tutta la loro forza in un periodo in cui i bambini hanno bisogno di una nuova proposta progettuale che vada oltre quella dell’abbraccio e del contatto fisico. Una metodologia pedagogica ispirata ai vecchi giochi di quartiere i quali prevedono il distanziamento sociale non come imposizione ai bambini, ma come regole del gioco. Una proposta che mira a ripristinare le relazioni sociali che sono alla base del corretto sviluppo psicofisico e sociale dei bambini, nel rispetto delle ordinanze governative anti diffusione del corona virus.

E così ecco rispolverate “La Campana”, “Un, due, tre stella”, “gli elastici”, il salto della corda” e così via. Giochi che fanno parte del patrimonio culturale degli italiani e che la Cooperativa sociale Eco di Sofia Flauto vuole riproporre in occasione della giornata mondiale del gioco in programma giovedì 28 maggio attraverso un video realizzato dai bambini nei parchi dei comuni che hanno aderito all’iniziativa che sarà disponibile sulle proprie pagine social.

Video visibile al seguente link (https://www.youtube.com/watch?v=2hBH0rC2OWQ&feature=youtu.be)

La cooperativa Sociale Eco onlus, ha messo a disposizione di grandi e piccini, pedagogisti e volontari un video-vademecum realizzato nei vari parchi della Campania riaperti in sinergia con i comuni stessi dove i bambini, disabili e normodotati, si sono confrontati nei “nuovi” giochi riscoprendone il grande divertimento unitamente all’aspetto pedagogico. Quasi un vademecum per riscoprire antiche sensazioni.

E così la “Campana” non è solo un gioco ove si tracciano a terra delle righe con delle caselle da fare in sequenza, ma un gioco dove si esalta la coordinazione motoria, la stima delle distanze, la proiezione e la direzione. Con “un due tre stella” si assimila il concetto di prima, dopo, avanti e indietro. Giochi che impongono la valutazione dei limiti fisici e mentali nostri e degli altri, che funzionano come campanelli di allarme per farci diventare capaci di vivere in mezzo agli altri. Il tiro con la cerbottana è un gioco molto divertente per i bambini e non solo, semplice da creare e lo si può fare in ogni luogo, all’aperto e al chiuso. E ancora, un bastimento carico di, è tanti altri giochi dei nostri avi diventati immediatamente moderni nell’epoca covid.

“Pensare ai bambini nella fase di ripresa, prima che il danno psicologico e relazionale diventi irreversibile è un obbligo da parte della società – sostiene Sofia Flauto, presidente della Cooperativa Eco onlus. Con gli asili e le scuole chiuse, molti luoghi di socializzazione ancora chiusi e i centri estivi che partiranno solo tra un mese, i bambini restano ancora tra le mura di casa senza possibilità di svaghi. Sale la loro voglia di socialità ma l’epoca covid deve ripensare il corretto rapporto che ogni bambino ha con i suoi coetanei. Niente più baci e abbracci, ma attività ludico pedagogiche che puntano sul distanziamento senza mortificare al punto della socializzazione. In questo vademecum-video ci ispiriamo ai vecchi giochi di quartiere i quali prevedono il distanziamento sociale non come imposizione ai bambini, ma come regole del gioco”.

L’idea della Giornata mondiale del gioco fu proposta inizialmente da Freda Kim in qualità di presidente dell’ITLA (Associazione internazionale delle ludoteche) con la conseguente approvazione da parte del comitato, a Seoul nel 1998. Le Nazioni Unite hanno accettato la proposta e fissato la giornata mondiale del gioco nella data del 28 maggio. Da allora le varie associazioni nazionali delle ludoteche, coadiuvate anche da altri organismi, hanno avviato la diffusione della pratica. Oggi alle associazioni e agli adulti è richiesto di insegnare un nuovo tipo di socializzazione ai bambini, non meno divertente visto che ci sono cresciuti milioni di genitori del nostro Paese.

Le attività sono state realizzate nei parchi che la cooperativa sociale Eco onlus ha contribuito a riaprire siglando protocolli di ludoteche all’aperto con propri volontari che hanno garantito l’apertura delle aree verdi a disposizione dei bambini in quindici comuni della Regione Campania. Tra questi Afragola, Cardito, Crispano, Frattamaggiore, Cesa.

In occasione delle giornate delle ludoteche all’aperto, L’editore Dario Pizzardi ha voluto regalare alla Cooperativa sociale Eco onlus, al fine di donarle ai bambini delle famiglie disagiate, album degli “Amici Cucciolotti” e bustine di figurine.

 


Articolo pubblicato il giorno 25 Maggio 2020 - 10:49


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