Chiediamo con forza al Governo la sospensione di tutti gli adempimenti fiscali relativi al mese di giugno e luglio. Occorre, altresì, trovare il coraggio di stilare, assieme, il nuovo calendario per tutti gli adempimenti sospesi. Un calendario che rispetti le difficoltà dei contribuenti e che non si basi sul vivere alla giornata. Un calendario che consenta a noi professioni e ai nostri clienti, imprese e cittadini, di avere delle certezze procedurali fino a fine anno”. Lo afferma Matteo De Lise, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.
“Purtroppo – evidenzia De Lise – nel ‘Decreto Rilancio’ notiamo l’assenza di ogni riferimento a previsioni per ridefinire le scadenze degli adempimenti di giugno e luglio. Tale assenza è priva di qualsivoglia giustificazione logica, ci sembra che la modalità scelta dal Governo sia semplicemente quella di spostare di mese in mese i versamenti e gli adempimenti. Perfino ora che dovrebbe essere previsto uno slittamento più lungo delle scadenze, lo si applica esclusivamente agli adempimenti sospesi di marzo, aprile e maggio… Come se dal 1° giugno tutto potesse tornare alla normalità. Forse si dimentica che per la ripresa effettiva occorreranno mesi: di certo, tra 30 giorni in pochissimi avranno la possibilità di adempiere ai versamenti fiscali (I.v.a., I.r.p.e.f., I.r.e.s., Imu) e agli altri adempimenti previsti (INTRA, dichiarazione IVA, modello TR…). Pur comprendendo la situazione emergenziale senza precedenti in cui ci si trova ad operare, il Governo non può esimersi dal riprogrammare con logica gli adempimenti fiscali, magari insieme ai Commercialisti”.
Articolo pubblicato il giorno 15 Maggio 2020 - 20:24