Fash mob alle 16.30 di domani 30 maggio in piazza del Plebiscito a Napoli.
I lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo hanno annunciato per domani, in occasione della giornata nazionale di mobilitazione per il reddito di continuità, un flash mob alle ore 16.30 in piazza del Plebiscito: “Napoli fuori dagli Sche(r)mi. Questo modello sociale è il virus, noi tutte e tutti siamo la cura”.
Alle 17.30 gli stessi lavoratori dello spettacolo insieme alle altre reti sociali (Insegnanti-genitori per i diritti dei bambini, le reti del mutualismo dal basso, le realta’ ambientaliste, i movimenti dei precari, i lavoratori della logistica, i sindacati di base e altri) parteciperanno alla prima Assemblea cittadina in piazza del Plebiscito nel tempo dell’emergenza Covid-19.
Dopo un momento collettivo introduttivo il confronto si sposterà in almeno quattro cerchi “sui temi – hanno spiegato gli organizzatori – che in questi mesi hanno interrogato il futuro, di tutte e tutti, sul diritto alla salute e all’esistenza, mentre la pandemia ha fatto la radiografia alle discriminazioni e alle contraddizioni del modello sociale in cui viviamo”. Alla fine le proposte sulla interconnessione di una piattaforma comune, sulle iniziative, sulle mobilitazioni verranno restituite in un momento plenario finale.
STATO DI AGITAZIONE PERMANENTE DELLO SPETTACOLO E DELLA CULTURA
“Siamo lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e della cultura italiana, riuniti in un Coordinamento nazionale di realtà, collettivi e movimenti autonomi indipendenti, che si riconoscono negli art. 4, 9 e 33 della Costituzione Italiana, nella cultura etica del lavoro, nei suoi doveri e nei suoi diritti.
Ma siamo anche tutte le cittadine e i cittadini che hanno fame di cultura!
Il 19/05/2020 abbiamo inviato il Documento Emergenza alle Istituzioni, chiedendo espressamente di essere ricevuti con urgenza entro il 30/05/2020, per discutere su:
• Un reddito di continuità che traghetti il comparto culturale fino alla ripresa piena dei singoli settori e ne tuteli e garantisca l’esistenza, salvaguardando i rapporti di lavoro in atto, anche attraverso incontri politici e tecnici, quindi alla presenza di ministeri e INPS;
• Un tavolo di confronto tecnico-istituzionale immediato sulla riapertura, fra lavoratrici, lavoratori, sindacati, governo e istituzioni, che abbia come priorità: salute per lavoratori, lavoratrici e pubblico; protocolli di sicurezza; finanziamenti pubblici; strumenti di riforma, sia per la ripartenza in presenza, che per una virtualità sostenibile e democratica.
Qualora non ricevessimo risposta, preannunciamo la proclamazione di uno stato di agitazione permanente, con Manifestazioni unitarie nelle principali piazze italiane, fino allo sciopero di tutto il comparto e di tutte le azioni che riterremo più opportune.
Partecipare all’evento vuol dire partecipare in forma simbolica ad una grande mobilitazione nazionale per la Cultura, per ribadire tutte e tutti insieme che nei processi di ricostruzione il ruolo della Cultura è sempre stato fondamentale.
La discussione dell’evento sarà anche il contenitore comunicativo e informativo di tutte le manifestazioni, happening, flashmob ed iniziative territoriali e locali.
La Cultura è un bene comune, vogliamo ribadirlo in questa grande manifestazione di piazza virtuale, pronti, quando sarà possibile, a scendere tutte e tutti insieme in una grande piazza nazionale.”
Articolo pubblicato il giorno 29 Maggio 2020 - 16:45