Fase 2, migliaia di guanti e mascherine abbandonati in strada nel Napoletano, allarme anche per il mare. Borrelli: “Proponiamo l’uso obbligatorio di dispositivi in materiale biodegradabile. Sindaci prendano provvedimenti per punire chi getta i dpi dappertutto”
Durante la fase 2 in Campania è obbligatorio indossare le mascherine di protezione per chi si reca fuori dalla propria abitazione. Molti cittadini decidono di utilizzare anche ulteriori dispositivi per la protezione individuale, come ad esempio i guanti. L’esigenza di proteggere la propria persona sembra però non andare di pari passo con la civiltà ed il rispetto dell’ambiente e degli altri e così, come denunciato da numerosi cittadini, le strade del territorio campano sono invase da mascherine e guanti usati abbandonati, così come il mare. L’emergenza sanitaria non deve essere una scusa per dare sfogo all’inciviltà gettando mascherine e guanti di protezione ovunque si voglia. E’ un atto irresponsabile, in questo modo non si fa altro che alimentare la possibilità di far circolare il virus, e ci troveremmo in un circolo vizioso da cui sarà difficilissimo uscirne”. Lo ha dichiarato Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi.
“Il nostro appello va ai sindaci di tutta la regione, affinché nelle proprie città prendano provvedimenti con ordinanze apposite anche con sanzioni durissime per evitare che le strade diventino pattumiere per guanti e mascherine. Vanno puniti duramente coloro che gettano dpi dappertutto. Per contrastare questo fenomeno – ha aggiunto Borrelli – noi proponiamo l’utilizzo di guanti monouso realizzati in materiale biodegradabile. In questo modo limiteremo in maniera consistente l’inquinamento: se consideriamo che nei prossimi mesi serviranno milioni di mascherine e guanti, valutare un’opzione più sostenibile è assolutamente necessario”.
Articolo pubblicato il giorno 9 Maggio 2020 - 17:34