Fase 2 in Campania, ripartono circa 70mila aziende e 12mila negozi: il 50% del comparto produttivo che secondo l’ultimo Dpcm poteva riaprire oggi. Sulle 140.926 aziende che da oggi possono tornare a produrre, sono ancora poche quelle che hanno dato il via alla fase 2.
Al momento non ci sono ancora dati ufficiali, ma le stime parlano di una soglia al di sotto del 50%. Ripartenza lenta anche sul fronte degli esercizi commerciali. Su un totale di 40mila in Campania, fa sapere Confcommercio, hanno ripreso in 10-12mila, una gran parte nel settore della ristorazione. Le limitazioni imposte e le spese da sostenere per adeguarsi alle norme nazionali e regionali, scoraggiano molti esercenti. Nel settore della ristorazione, anche chi ha riaperto sta viaggiando su un fatturato del 20% rispetto a quello di inizio 2020. Anche per questo Confcommercio stamattina ha riunito in videoconferenza oltre 1.000 imprese e dal confronto è emersa la necessità di anticipare all’11 maggio la ripartenza dei settori che dovrebbero riaprire al dettaglio il 18. Una richiesta che sarà formalizzata al presidente della Regione, sottolineando che, in questa fase delicatissima, una settimana può determinare la definitiva chiusura di molti esercizi.
Tra le aziende campane che si rimettono in moto c’è la Fca di Pomigliano d’Arco. Nei giorni scorsi erano tornati a lavoro gli addetti alla manutenzione, ai quali da stamattina si sono aggiunte altre tute blu, tra cui i collaudatori. Era ripartita lunedì scorso la Whirlpool, dopo il periodo di formazione sull’utilizzo dei dispositivi di protezione e la valutazione dell’idoneità della fabbrica rispetto alle norme anti-Covid.