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Fase 2 in Campania, De Luca: “Cautela, screening di massa e movida senza cafoni per vivere tranquilli”

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Fase 2 con cautela, movida senza cafoni e screening di massa in vista dell’autunno e dell’apertura delle scuole: il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso dell’aggiornamento sull’emergenza Covid dà le direttive per i prossimi mesi, in attesa che il Governo dia disposizioni sulla mobilità tra le regioni.

“In Corea hanno richiuso Seul, dodici milioni di abitanti. Avevano aperto tutto due settimane fa, adesso hanno verificato esplosione di contagio. In Campania dobbiamo evitare assolutamente questo percorso. Per questo ci serve camminare con serietà: aprire tutto ma per sempre”: il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, mantiene il solito appuntamento per l’aggiornamento sull’emergenza Covid, via social e illustra le linee per la Fase 2 della Campania e l’andamento del contagio che rimane contenuto ma con piccoli incrementi giornalieri.
“Ieri abbiamo avuto 10 positivi in Campania, l’altro ieri 4. C’è questa altalena che per me è motivo di tensione permanente”. Ha detto De Luca commentando i dati sui tamponi degli ultimi giorni. “Psicologicamente – ha aggiunto – è stato quasi rimosso il problema dell’epidemia ed è comprensibile sul piano umano, ma chi ha responsabilità istituzionali non può dimenticare che il problema è dietro l’angolo. Dieci contagiati significa che dobbiamo controllare almeno cento persone che sono entrate in contatto con loro, lavoro logorante ma dobbiamo farlo”. De Luca ha fatto riferimento anche alla zona rossa di Ariano Irpino: “Ringrazio di cuore – ha detto – i cittadini di Ariano per il senso civico e la disponibilità, in nessuna parte d’Italia è stata fatta una campagna di test sierologici con prelievo venoso di sangue così intensa. La risposta è stata eccezionale da parte dei cittadini. Dai test sierologici sono emersi 650 soggetti positivi che hanno avuto contatto con il virus e hanno maturato gli anticorpi, questi 650 hanno fatto poi il tampone da cui sono risultati attualmente positivi in 60, il 9.2% dei testati. Hanno una carica virale bassa, sono asintomatici o non in grado di contagiare gli altri, ma li metteremo in isolamento per avere il massimo della serenità”.

De Luca ha snocciolato anche un po’ di dati sulla Sanità e sulle richieste fatte al Governo: “Ho fatto presentare un emendamento sulla sanità: nel decreto ci sono tre miliardi e mezzo aggiuntivi per il settore e la Campania viene derubata ogni anno di 300 milioni. Si recuperi almeno la metà del gap rispetto alla spesa pro capite nazionale”. De Luca ha sottolineato che nel riparto del fondo nazionale per la sanità “la Campania riceve – ha detto – 45 euro in meno pro capite rispetto al Veneto, 60 in meno rispetto all’Emilia, 30 in meno rispetto al Lazio. Visto che ci sono tre miliardi e mezzo aggiuntivi, cerchiamo di fare cose civili e recuperiamo per ora almeno la metà della differenza tra quello che riceve la Campania e la media nazionale. Vediamo cosa rispondono le forze in Parlamento, dove ci sono forze politiche che consapevolmente rapinano 300 milioni l’anno alla Campania”.
La fase più delicata, secondo il presidente della Regione sarà settembre per l’inizio della scuola e l’autunno con una possibile ripresa del contagio, in concomitanza, con la stagione influenzale: “Ci stiamo attrezzando per avere, a settembre, una macchina da guerra per lo screening in tempi rapidi e per fare tamponi e test sierologici. A settembre saranno disposti tamponi per tutto il personale docente e non, altrimenti come possiamo aprire le scuole senza uno screening di massa?”, ha detto retoricamente. De Luca ha anche spiegato che, con l’arrivo dell’autunno “dobbiamo avere il 100 per cento di vaccinati contro l’influenza, lo dico soprattutto agli anziani e ne ho parlato coi pediatri”.
Per quanto riguarda le restrizioni in atto, De Luca ha fatto nuove aperture ai commercianti, e anche ai giovani della movida che aveva ‘rampognato’ in uno dei suoi ultimi interventi su Facebook.
“Credo che consentiremo ai Comuni di fare richiesta di aprire in deroga pezzi di città la sera. Se si ritiene che pezzi di città possano attrarre anche fino a tardi i giovani ed evitare affollamenti in centro, verranno esaminate le richieste con il massimo dell’apertura”.

“Vogliamo creare – ha detto De Luca – economia e ricchezza ma per sempre, non per finta, senza mai fare cose irresponsabili che ti costringono a chiudere. Suggerirei a tutti di non fare uscite a ‘capocchia’ per fare propaganda e demagogia, noi dobbiamo garantire che il territorio sia sicuro”. Il governatore non vuole, però, fare previsioni a lunga scadenza: “Ci regoliamo di settimana in settimana” ricordando l’ordinanza firmata questa mattina che prevede di prolungare l’apertura dei bar fino all’una di notte, ma di vietare dalle 22 la vendita di alcolici fuori dai locali. “Voglio rivolgere un saluto affettuoso ai ragazzi e alle ragazze che escono di sera per la movida, il 90% sono bravissimi ragazzi che cercano di vivere in allegria, il problema non sono loro o il 90% dei gestori di bar, ma – ha proseguito – dobbiamo evitare che il 10% di irresponsabili creino problemi per la movida e per la diffusione di superalcolici. Vogliamo che parta la movida, che sia fatta di serenità, gioia, allegria, nessuna violenza, niente cafonerie, niente baby gang e atti di bullismo. Non è impossibile vivere con allegria, ma in serenità e sicurezza”, ha concluso il presidente.

Non è mancato un accenno di ironia sulla questione ‘assistenti civici’, 60mila persone che il Governo vuole arruolare per controllare il rispetto del distanziamento fisico. “Noi ci domandiamo: che cosa devono fare questi 60mila? Ci è stato risposto che possono fare moral suasion, in pratica gli esercizi spiriturali. Vedremo 60mila persone con il saio e la scritta “pentiti” per le strade, al mercato. Abbiamo chiesto se saranno persone specializzate, sociologi, educatori? No, hanno fatto formazione? No, ma si sono formati alla scuola del niente e saranno chiamati a fare il nulla. Possiamo consolarci, dopo otto secoli, il governo ha deciso di ridare vita gli Spirituali che andranno in giro per i centri storici. Mi auguro solo che non vengano a bussare a casa nostra, alle tre del pomeriggio, durante la pennichella a ristoro delle tante tensioni che ci vengano da Roma”.


Articolo pubblicato il giorno 29 Maggio 2020 - 17:00

La Redazione

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