Secondo De Luca “mantenere il divieto è il presupposto per avere più flessibilità nelle singole regioni”. Ironizza dicendosi “commosso” per il via libera agli incontri tra amici, “quasi come per gli ‘affetti stabili’ e i parenti di sesto grado. Dal 4 maggio ad oggi, inseguendo gli ‘affetti stabili’, sono arrivate dal Nord in Campania oltre 20mila persone, 1500 sono in isolamento”.
Sui tamponi spiega che la Campania “non è indietro. Abbiamo utilizzato al massimo le risorse disponibili. Abbiamo dovuto combattere per ottenere da Roma l’invio di tamponi e reagenti. Detto questo, confermo che non abbiamo coltivato la ‘tamponite’: Abbiamo seguito i protocolli delle istituzioni sanitarie nazionali e internazionali. E, senza aver ‘tamponato’ l’universo mondo, oltre ogni ragionevolezza, siamo oggi fra le grandi regioni, quella che ha il minor numero di decessi e di positivi, avendo anche tutelato al meglio le case per anziani. E abbiano un piano per una campagna vasta di test sierologia, per avere un quadro epidemiologico aggiornato e veritiero”.
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