La maturità “in presenza” continua a dividere. A meno di un mese e mezzo dall’esame di Stato per 14mila e 217 maturandi salernitani, mentre tra i dirigenti scolastici la maggioranza è favorevole, non si può dire lo stesso per i professori e parte dei genitori degli studenti che saranno esaminati.
E per dire no alla prova in forma orale a scuola è partita una petizione on line sottoscritta già da circa 300 tra genitori di alunni e professori: “Troppi rischi” La petizione è indirizzata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al premier Giuseppe Conte e al ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina. La richiesta è di far sostenere il colloquio ai maturandi in videoconferenza.
Articolo pubblicato il giorno 6 Maggio 2020 - 08:18