Situazione drammatica che si vive ancora oggi a Pianura a causa del fango che ad ogni pioggia scende imponente dalla collina dei Camaldoli fino ad invadere le vie del quartiere che ancora oggi versano con montagne di fango accantonate sui marciapiedi e che nessuno provvede a rimuovere. Un problema irrisolto da anni, troppi, comunica il consigliere municipale di Fratelli d’Italia Pasquale Strazzullo, il
quale spiega che nel lontano 2007 il commissariato di Governo per l’emergenza idrogeologica coadiuvato dalla Regione Campania mise in campo un progetto per la realizzazione di dodici vasche di contenimento per le acque reflue e fanghi per fronteggiare i rischi.
Delle dodici previste, solo per otto partirono i lavori e solo poche di esse sono state completate e risultate funzionali, mentre nella maggior parte dei casi come in via Pignatiello, via Monti zona selva e via Comunale del Collettore, sia per il mancato completamento delle stesse che per lo stato di abbandono che le ha ridotto a discariche a causa degli sversamenti illegali di rifiuti speciali spesso anche incendiati, risultano inutili e oggetto di degrado ambientale. A monte, spiega Strazzullo, vi sarebbe anche una diatriba di competenze in quanto con le abolizioni delle province molte competenze sono transitate alla Città Metropolitana la quale fa scaricabarile sul Comune di Napoli e viceversa, nonostante
al comando dei due enti vi è sempre e solo il sindaco di Napoli.
La cosa assurda, continua il portavoce municipale di F.d.I., è che nel punto più sensibile dove le
imponenti lave di fango hanno solcato un canale di scolo naturale che sversa in piena strada in via Monti, non è stato adottato nessun provvedimento risolutivo con il conseguente risultato che i cittadini del posto oltre a convivere con il rischio di crollo della montagna, devono pure subirsi il disagio del fango che resta giacente mesi interi per le strade facendo respirare le polveri che mettono a serio rischio la salute pubblica. Inoltre tale situazione influisce negativamente sul collettore fognario già compromesso da vari fattori. Per troppi anni, conclude Strazzullo, sono state fatte solo chiacchiere senza mai dare una svolta alla vicenda, ragion per cui ho ritenuto opportuno depositare un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli per accendere i riflettori sulla anomala vicenda sia dal punto di vista della spesa
pubblica, della mancata manutenzione ordinaria e straordinaria delle vasche con i relativi sversamenti illegali di rifiuti e per capire di deve intervenire per eliminare definitivamente la problematica del fango dovuta al dissesto idrogeologico.
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