Un cancelliere in servizio nell’Ufficio del giudice di pace di Marigliano , 10 avvocati e un ‘factotum’, ex dipendente dello stesso Comune, sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna e dai carabinieri del Comando Anti-falsificazione Monetaria di Roma nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura di Nola.
L’inchiesta ha consentito di fare luce una costante e consolidata gestione illecita degli affari penali nell’Ufficio del Giudice di Pace di Marigliano anche attraverso la corruzione. Emesse in tutto 15 misure cautelari: un arresto in carcere per il cancelliere, arresti domiciliari per 10 avvocati e per il ‘factotum’, e 3 sospensioni dall’esercizio della professione per la durata di un anno per altri 3 legali. Per gli inquirenti, in cambio di ‘regalie’ (anche un costoso oggetto d’oro) il cancelliere, che si occupava delle iscrizioni a ruolo, piegava le sue funzioni alle esigenze di suoi amici avvocati i quali, con la sua complicità, riuscivano ad ottenere fascicoli di cui erano patrocinatori al giudice di pace loro più gradito.
Un oggetto d’oro, costoso, donato al cancelliere durante una cena organizzata nella sua abitazione, in cambio di favori: è emerso anche questo dall’indagine dei carabinieri, coordinati dalla procura di Nola che ha consentito di far luce su una presunta gestione illecita degli affari penali nell’ufficio del giudice di pace di Marigliano. Gli investigatori, inoltre, hanno accertato l’uso sistematico, da parte di alcuni avvocati indagati, di marche da bollo contraffatte per l’iscrizione a ruolo di cause presso gli uffici del giudice di pace di Nola. Oltre a trarre in inganno i funzionari delle cancellerie, si creavano cosi’ atti pubblici falsi. Gli indagati si appropriavano del valore delle marche da bollo usate, con un danno alle casse dello Stato pari a circa 40.000 euro
Articolo pubblicato il giorno 11 Maggio 2020 - 10:23
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