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Coronavirus: le regole da rispettare durante gli spostamenti in treno. Le preoccupazioni della Faisa Cisal

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Domani inizia la “FASE 2” per fronteggiare la diffusione del COVID 19 e la categoria dei lavoratori del trasporto pubblico, specialmente quelli che sono in prima linea a contatto diretto con l’utenza, la sperimenteranno allo stesso modo di come gli Operatori Sanitari hanno sperimentato la FASE 1: con protezioni insufficienti e con supporti “fai da te” ad accogliere centinaia di pazienti al giorno colti dal VIRUS che si recavano negli ospedali ricettivamente inadeguati.

 

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Con l’avvio della Fase due al via domani, lunedi’ 4 maggio, sono state introdotte alcune regole da rispettare durante i viaggi in treno. Sarà obbligatorio indossare sempre la mascherina protettiva a bordo, così come sarà imposto il rispetto della distanza di sicurezza indicata dalle autorità sanitarie e delle indicazioni presenti a bordo dei treni e nelle stazioni. Durante il viaggio è richiesto di essere collaborativi con il personale ferroviario e utilizzare percorsi e porte di ingresso e uscita dai treni come indicato dai pannelli informativi. Per quanto riguarda invece la permanenza all’interno delle stazioni, è stato richiesto di mostrarsi collaborativi con il personale in entrata o in uscita dai varchi, seguendo percorsi individuati e le indicazioni dei pannelli informativi. 

Mentre nella FASE 1 quello che è accaduto per gli Operatori Sanitari (che contano al loro interno oltre centinaia di morti da COVID-19) può avere l’attenuante (anche se non accettabile) dell’imprevedibilità di come si è manifestato il VIRUS, per il nostro settore è inammissibile che i lavoratori vengano mandati allo “sbaraglio”! (Si! perché così sarà se i cittadini non osserveranno quei comportamenti dettati dalle Istituzioni) con la scusa di non avere esperienze di come affrontare questo “nemico invisibile”. E’ vero il nemico è invisibile, ma i viaggiatori no! Sono ai tornelli delle metropolitane e delle funicolari, alle fermate degli autobus, dei tram e dei filobus. Valutare e programmare, con l’impiego di più uomini e mezzi, che ci possa essere un cospicuo incremento di utenti nella FASE 2 ha solo l’onere del costo da affrontare.

“Cari colleghi-spiega Francesco Falco della Faisa Cisal- è proprio a questo che hanno pensato tutte le aziende che espletano il TPL nella nostra Regione, nonostante continuino a percepire dalla Regione Campania il 100% dei contratti di servizio in essere, ad avere a carico del Fondo Bilaterale centinaia di lavoratori e con il 100% del costo delle spese sostenute per far fronte a questa epidemia a carico del Governo tramite il Decreto CURA ITALIA. Ci hanno lasciati da “soli” in balia di cosa potrebbe accadere domani e che dipenderà, unicamente, dal numero delle persone che usufruiranno dei mezzi pubblici, se scaglionati nelle fasce orarie, con le prescritte protezioni e se osserveranno il vincolo del distanziamento. Il tutto poi andrebbe aggiustato in corso d’opera, dipende tutto da cosa accadrà a partire da lunedì 4 maggio. Se accadranno fatti “gravi” allora subito si procederà ad aggiustare la situazione analizzando col Sindacato le modifiche da apportare seguendo le Linee Guida emanate dalla Regione Campania l’1/5; se invece tutto procederà nella normalità, secondo le aspettative delle aziende, allora la cosa andrà avanti in attesa della fase successiva.

“Colleghi-conclude Falco-, l’invito che rivolgo a tutti è di fare molta attenzione domani! Appena ravvisate difficoltà, di qualsiasi tipo, che possano mettere a rischio la sicurezza della vostra salute e delle vostre famiglie, fermatevi e chiamate subito chi deve intervenire ed allertare le Forze dell’Ordine.
Inoltre, segnalate subito anche al Sindacato, inviando foto, filmati e messaggi, di tutto ciò che accade e che crea pericolo alla vostra incolumità. E’ vero siamo in guerra contro un nemico invisibile ma chi continua a combattere questa guerra senza paura ed al servizio dei cittadini merita Rispetto”.


Articolo pubblicato il giorno 3 Maggio 2020 - 16:21


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