Clint Eastwood domani compie 90 anni. Il famoso attore che ha fatto sognare generazioni di donne al fianco di Meryl Streep in “I ponti di Madison County”, per Sergio Leone aveva “solo due espressioni: col sigaro e senza sigaro”.
Ma quel giovanotto di strada ne ha fatta e pure tanta: dai tempi in cui, muscoloso e impolverato, girava western al grande cineasta romano. Oggi è considerato una vera e propria leggenda di Hollywood: attore, regista e produttore, nella sua lunghissima carriera ha diretto circa quaranta film, molti piu’ quelli dove ha interpretato personaggi spesso (almeno nella parte iniziale della carriera) cattivi.
Ha vinto 5 premi Oscar, di cui due volte accoppiata miglior film e miglior regia più un Premio alla memoria Irving G. Thalberg (Irving G. Thalberg Memorial Award), una categoria dei Premi Oscar assegnata periodicamente a “produttori creativi, i cui lavori riflettono delle continue produzioni cinematografiche di alto livello”.
Nato in California, Clinton Eastwood Jr., entra nel mondo del cinema dopo il servizio militare. Le prime parti più importati sono quelle nel cinema western che gli serviranno a farsi conoscere da Sergio Leone che lo vorrà con se nella cosiddetta ‘trilogia del dollaro’: ‘Per un pugno di dollari’, ‘Per qualche dollaro in piu” e ‘Il buono, il brutto e il cattivo’. Un trampolino di lancio che apre al giovane attore le porte di Hollywood. Così, dopo la parentesi europea, arrivano gli anni del successo, gli anni dell’Ispettore Callaghan ma anche di film divenuti cult come ‘Fuga da Alcatraz’.
Nel 1971 si dedica alla regia: ‘Brivido nella notte’, ‘Lo straniero senza nome’, ‘Assassinio sull’Eiger’, ‘Il texano dagli occhi di ghiaccio’, ‘Firefox – Volpe di fuoco’, sono le ottime le prove dietro la macchina dimostrate soprattutto negli anni successivi con pellicole come ‘I ponti di Madison County’, ‘Potere assoluto’, ‘Fino a prova contraria’, ‘Space Cawboys’, ‘Mystic River’, “Million dollar baby’, ‘Gran Torino’, ‘Invictus’, ‘American sniper’, ‘Sully’.
Il suo ultimo film, ‘Richard Jewell’ (2019), narra la vera storia di una guardia di sicurezza che evitò l’esplosione di una bomba durante le olimpiadi di Atlanta nel 1996, ma fu sospettato dall’FBI come presunto terrorista e fu diffamato dalla stampa e dall’opinione pubblica, fatti che cambiarono per sempre la sua vita professionale e privata. Attore, regista, poi anche produttore e musicista: Clint Eastwood ha prodotto quasi 40 film e in più ha curato le musiche di molti suoi film. Una carriera prolifica in cui ha vinto moltissimi premi. Oltre ai 5 Oscar ha conquistato 1 Premio César, 6 Golden Globe e 4 David di Donatello. Oltre che per l’impegno artistico Clint Eastwood è noto anche per un certo attivismo politico. Un impegno che si è manifestato nei suoi film, dove ha mostrato le sue idee progressiste sui temi etici, apparentemente in contrasto con le sue idee repubblicane: è iscritto tra le liste degli elettori repubblicani, sostenendo negli anni ’70 la candidatura di Nixon. E’ anche vero che se alle Presidenziali ha sempre votato per candidati repubblicani, non ha mai fatto mistero di avere sostenuto, in occasioni di elezioni in California, candidati democratici.
Articolo pubblicato il giorno 30 Maggio 2020 - 11:13