Carlo Conti presenta una inedita edizione dei David di Donatello.
Niente pubblico né applausi: niente red carpet né fotografie da scattare ai vip. Quella che andrà in onda stasera alle ore 21.30, condotta da un solitario Carlo Conti, sarà una inedita e insolita edizione dei David di Donatello con, in contemporanea, il flashmob delle sale cinematografiche italiane che riaccenderanno le insegne e gli schermi in attesa della riapertura e di un ritorno alla normalità al motto di #riaccendilcinema.
In totale sono 26 le categorie dei premi. In cima alle nomination svetta “Il traditore” di Marco Bellocchio con 18 candidature, seguono “Il Primo Re” di Matteo Rovere e “Pinocchio” di Matteo Garrone con quindici, mentre “Martin Eden” di Pietro Marcello ha ottenuto undici candidature e “5 è il numero perfetto” di Igort corre per 9 statuette (tra cui regista esordiente) e “Suspiria” di Luca Guadagnino ha sei candidature.
Super favorito è “Il traditore” di Marco Bellocchio per miglior film, regia, sceneggiatura originale e interpretazione maschile, con la performance di Pierfrancesco Favino nei panni scomodissimi di Tommaso Buscetta.
In lizza come Miglior film c’è anche “Pinocchio” di Matteo Garrone. Nella categoria Miglior regia, Bellocchio sgareggia con Pietro Marcello, autore di “Martin Eden”, una visione coraggiosa e originale tratta liberamente dal capolavoro di Jack London, in una Napoli immaginaria sospesa nel tempo. Per il Miglior attore, Favino è in pole position ma attenzione a Luca Marinelli, un devastante marinaio di Jack London in “Martin Eden” e al sempre candidato Alessandro Borghi, stavolta nei panni di Remo ne “Il primo re”.
Tra le attrici, la sfida è più aperta con Valeria Bruni Tedeschi (“I villeggianti”) leggermente favorita rispetto a Jasmine Trinca, Lunetta Savino e Valeria Golino, rispettivamente interpreti di “La dea fortuna”, “Rosa” e “Tutto il mio folle amore”. E la Golino è in lizza anche per la categoria attrice non protagonista di “5 è il numero perfetto”. Per il Miglior attore non protagonista, la statuetta potrebbe andare a Geppetto – Roberto Benigni, l’anima della favola nera di Garrone (“Pinocchio”).
Articolo pubblicato il giorno 8 Maggio 2020 - 17:43